1. The caster


    Data: 22/01/2018, Categorie: Trans Autore: Sissyita, Fonte: Annunci69

    Notte fonda.
    
    Sono in vacanza.
    
    Ho bevuto forse un po' troppo, è qualche ora che mi aggiro per le strade senza trovare la via del mio hotel.
    
    Frugo nella tasca, nulla, ricordo però il nome dell'hotel, potrei bussare ad una porta e chiedere un telefono.
    
    Il cellulare? Morto, scarico, mi dimentico sempre di attaccarlo alla corrente.
    
    Vedo una casa con una porta bianca, dentro mi sembra illuminata, busso, spero che qualcuno possa aiutarmi.
    
    Mi apre un signore dall'apparenza gentile, indossa un buffo camice verde macchiato di bianco.
    
    - Buonasera - lo saluto
    
    - Buonasera, desidera?
    
    - Scusi il disturbo... forse l'ho interrotta in..
    
    - Oh nessun problema, sono uno scultore e sto lavorando ad una mia creazione in gesso, non faccia caso al mio aspetto.
    
    - Ecco, vorrei telefonare al mio albergo per farmi mandare un taxi, posso usare il suo telefono?Sa, mi sono perso..
    
    - Nessun problema, entri pure e non faccia caso alla confusione...
    
    Entro, la luce è soffusa, musica classica in sottofondo, mi porge il telefono con la mano sporca di gesso
    
    Non ho il numero, devo usare le pagine gialle...+
    
    - Mi può dare le pagine gialle.. sa non ricordo il numero..
    
    Me le porge e mi indica di appoggiarmi ad un tavolo alle mie spalle, inizio a sfogliare.
    
    Sonno, buio, le gambe cedono, un fazzoletto con una mano potente viene premuto sul mio naso, non capisco cosa succede...ma ho sonno... l'ultimo pensiero è che forse sarebbe stato meglio caricare il ...
    ... telefon....
    
    >>Capitolo 2:
    
    Mi risveglio, lentamente.
    
    La vista è annebbiata come i miei pensieri, non ricordo cosa mi è successo né dove sono.
    
    Provo a muovermi ed inizia il terrore, mi sembra di essere inchiodato al letto, uno strano peso mi opprime il busto.
    
    Provo a muovere il collo per guardarmi in giro.Nulla.
    
    Continuo a vedere lo stesso angolo di soffitto.
    
    Forse sono in ospedale, deve essermi successo qualcosa.. ricordo che la sera prima passeggiavo e..
    
    - Buon risveglio mia dolce statua! -
    
    Vedo lo scultore che si sporge sopra il mio viso, non capisco.
    
    - Dove sono? Cosa mi è successo? Perché non mi muovo? -
    
    - Il destino ti ha portata qui da me, ed al destino non si può sfuggire -
    
    - Perché usa il femminile? Sono un uomo! -
    
    - No, non più, da oggi sei una statua, LA statua, la mia creazione, una statua con un'anima ricoperta da una leggera corazza di gesso.
    
    Sarai la mia musa ispiratrice, ti darò tutto quello che vorrai, vestiti, oggetti, esperienze.. -
    
    - VOGLIO ANDARE VIA DI QUA! -
    
    Vedo una mano scendere sulla mia bocca, un ingombrante bavaglio riempie la mia bocca.
    
    - Silenzio, prima regola, le statue in genere non parlano.
    
    Mi dispiace, non è possibile andare via. Andresti dalla polizia, mi denunceresti, andrei in prigione, no way.
    
    Il tuo corpo ha iniziato una trasformazione. Sarai una statua di gesso, una statua femminile.
    
    Quindi avrai le forme di una donna, fianchi larghi, vita stretta, seno, arti affusolati.
    
    Quello che vedi qui è ...
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