1. Sesso fra gay muscolosi


    Data: 12/03/2021, Categorie: Anale Autore: giovannino1993, Fonte: xHamster

    ... gentili e garbati. Cercavano di aiutarmi, uno a togliermi la maglia del pigiama, un altro a scendere i pantaloni, ma delicatamente, con dolcezza, un altro la canottiera.
    
    “Te senti più carmo?” mi chiese uno che già aveva la barba lunga con sincero interessamento.
    
    “Non fatelo, lasciatemi stare” li implorai.
    
    Tiracollo mi sollevò il viso dal mento con garbo e mi disse per tranquillizzarmi a modo suo:”T’ho detto di non preoccuparte. Ce pensiamo noi, nun te preoccupà, stai carmo”.
    
    Ero rimasto in piedi con le sole mutande a coprirmi mentre già udivo degli apprezzamenti: “E’ proprio bello, bell’assai, un fiore, complimenti.” Qualcuno tentò di toccarmi, ma il solo sguardo di Rasoio lo bloccò.
    
    Il bastardo si era riservato l’onere di sfilarmi le mutandine. Più le faceva scivolare giù, più mi sentivo innalzare un sentimento di vergogna e di pudore. Rimasi nudo sotto gli occhi di tutti, dai quali mi sentivo guardato con il palese desiderio di potermi possedere. Chissà perché in quel momento mi vennero in mente mia madre e mio padre. Credetti di vederli sul letto accanto al mio pieni di vergogna per la fine del loro amato figlio. Su un altro letto vidi Lorenzo, Francesco e Mattia fottersi dalle risate di me, per quello che mi stava capitando.
    
    “Che ber culo, mamma mia, Rasoio sei fortunato a fattelo. È proprio bello.”
    
    “Si è proprio un ber culetto” rispose Rasoio girandomi a trecentosessanta gradi per farlo vedere a tutti “Sei fortunato ad avere er culo così bello, ...
    ... sei na bella ragazza” mi sussurrò baciandomi il collo.
    
    Ad un cenno di Rasoio i ragazzi mi aiutarono a distendermi sul letto, sempre con molta grazia, mentre rasoio si calava i pantaloni. Si sfilò le mutandine lasciando ciondolare il suo coso già mezzo dritto. All’idea di quel coso dentro di me sentii lo schifo più immenso.
    
    “Che aspettate, ditegli come se deve mettere”.
    
    I ragazzi mi aiutarono a posizionarmi sul letto.
    
    “Mettiti alla pecorina, Sergio, così e così” mi suggerivano “Appoggiati sui gomiti… allarga le cosce un po’...”
    
    Provai una vergogna senza fine quando capii che il mio culo era alla vista di tutti fino al buchetto. Strinsi istintivamente le chiappe per togliere almeno il mio fiorellino dalla vista di quei bastardi mentre Rasoio si piazzava dietro di me.
    
    “E dai, apri questo ber culo che è no spettacolo, nun te vergognà. Se hai un culo così bello non te devi vergognà anzi è un merito, Facce contento, te prego, nun ce fare soffrì, fallo per me.”
    
    Di Rasoio avevo una paura tale che allargai senza tentennamenti le natiche docilmente e tutti si avvicinarono per guardar meglio. Tutti esclamarono un oh di piacere e si prodigarono a farmi i complimenti.
    
    “Non ho mai visto un culo così. Senza neanche un pelo, neanche nel buco, è favoloso.”
    
    Improvvisamente sentii una mano gelida sul culo. s**ttai.
    
    “Carma, carma” mi dissero “È la mano di Rasoio. Lui può. Questi erano i patti” dissero.
    
    Dovetti lasciarlo fare anche se mi sembrava di morire dalla ...
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