1. La festa alcolica (parte 1 di 2) storia vera!


    Data: 03/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: marchenri22, Fonte: Annunci69

    TRATTO DA UNA STORIA VERA
    
    Questo è il mio primo racconto, spero che vi piaccia.
    
    Calda serata d’estate, sabato sera, una di quelle feste dove l’alcool non tarda molto a prendere il comando. Quella sera però me la sarei ricordata per un bel po’ di tempo…
    
    Il viaggio per arrivare non fu molto impegnativo e come tutti i diciassettenni, io e i miei amici non vedevamo l’ora di arrivare per cominciare a bere, fumare, dire qualche stupidaggine e ballare. Tutto normale insomma: il solito sabato sera.
    
    Ho 17 anni, alto, moro e bel fisico. Sono gay ma a parte qualche bacio innocente tra amici alle medie o qualche mezzo preliminare alle superiori, non ho mai fatto sesso con un ragazzo e, come è ben noto, ogni ragazzo di 17 anni ha un solo pensiero nella testa.
    
    Ma torniamo alla festa. Come era prevedibile, dopo un numero indefinito di drinks, tutti gli invitati iniziato con le più spudorate mosse di ballo e qualche coppia già affermata ci da dentro per bene, senza curarsi più di tanto di quello che la gente potrebbe pensare. Molti ragazzi, probabilmente a causa del caldo torrido, si tolgono la t-shirt e ballano a petto nudo in mezzo alla pista, provocando una scintilla negli occhi delle ragazze presenti ( evidentemente non solo nei loro). Tra questi ragazzi però, ne vedo uno un po’ più contenuto, che non avevo mai visto prima: stile da puro americano, con pantaloni a trequarti e calze in vista, t-shirt larga e cappello all’indietro. Vedendo che ballava accanto al mio ...
    ... amico d’infanzia Mirko, decido di avvicinarmi per conoscere meglio questo sconosciuto, ma mentre mi avvicino il suo sguardo incrocia il mio per alcuni secondi, secondi che mi bastano per capire che forse avevamo una passione in comune. Così mi avvicino a Mirko e guardando con la coda dell’occhio lo sconosciuto gli chiedo come vada la festa e soprattutto di svelarmi l’identità di quel figo che mi aveva appena mangiato con gli occhi : “Lui è Francesco, un amico cittadino che frequenta la mia scuola, che dopo il divorzio dei genitori si è trasferito nel paese accanto al nostro”. Bene, penso, non è un turista che partirà domani per tornare a casa sua dall’altra parte del mondo: un punto a mio favore…
    
    La serata va avanti e ognuno ha i propri pensieri che girano per la testa, ma io ne avevo solo uno: ballavo con delle amiche ma con lo sguardo cercavo sempre Francesco e ogni volta che lo trovavo lui era li pronto a rispondermi con i suoi occhi marroni che mi facevano impazzire.
    
    Arrivate le 3 del mattino, la festa era arrivata a quel punto dove le cose possono solo che peggiorare: la metà dei miei amici stava vomitando nel cortile esterno e tra questi c’era anche Mirko, così mi affrettai per soccorrerlo e sentire come si sentiva. Solo dopo 5 minuti in cui reggevo il mio amico mi accorgo che appoggiato al muro con aria da duro c’era Francesco che mi guarda e mi dice: “Certo che voi fighette di paese non sapete proprio bere!”; io scuoto la testa ridacchiando ma poi una frase mi ...
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