1. Ho rubato il ragazzo a mia sorella (Parte 5)


    Data: 21/01/2018, Categorie: Anale Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Ero eccitato al pensiero del fine settimana. Avevo una gara di nuoto venerdì sera, poi avrei passato il week end con Giacomo. Il papà di Giacomo, Roberto, aveva scoperto che Giacomo ed io stavamo insieme e lui e la madre di Giacomo ne erano felici. C'era solo il fattore Alice, se avrebbe reso impossibile la vita a Giacomo per il resto dell'anno scolastico e poi durante l'estate.
    
    Alice aveva già minacciato di smascherare Giacomo quando aveva scoperto i porno gay sul suo computer, poi gli aveva rovinato la macchina (anche se non poteva essere provato), di cos’altro sarebbe stata capace mia sorella? Non lo sapevo. Giovedì sera i miei genitori chiamarono me ed Alice in soggiorno.
    
    "Ok." disse mio padre. “Dato che vi diplomerete fra meno di due mesi vorrei parlare dei vostri piani per l'estate. Nick tu pensi di fare ancora il bagnino alla piscina?"
    
    "Sì."
    
    "Bene." disse mio padre. "Così ti farai qualche euro prima di andare all'università. Sono contento che tu e Giacomo andiate alla stessa università, così non avrai problemi di ambientamento col tuo compagno di camera."
    
    "Giacomo ed io abbiamo già chiesto di essere messi nella stessa camera, così non ci saranno problemi."
    
    "E’ meglio stare con qualcuno che si conosce, ora si tratta di fare un elenco delle cose e dei libri che ti servono, più in fretta recuperiamo il tutto e meglio sarà quando arriverai a scuola."
    
    "Ora Alice." disse mio padre rivolgendo a lei la sua attenzione: "Tua madre ha chiamato ...
    ... l'università e ha chiesto se possono congelare la tua domanda per un anno."
    
    "Cosa?" Disse Alice sbalordita. "Perché Nick deve andare all'università ed io no?"
    
    "Perché Nick non sta aspettando un bambino." Disse mio padre. "Non sarà evidente fino al diploma. Poi andrai a stare coi tuoi nonni finché il bambino non nascerà."
    
    “Cosa!" gridò Alice. Quando mio padre disse i "tuoi nonni" intendeva i suoi genitori che vivevano ad un'ora da noi. I genitori di mia madre vivevano così lontano che era improbabile che Alice andasse a stare là.
    
    "Perchè devo andare là!"
    
    "Perché è il meglio, quando il bambino nascerà potremo darlo in adozione, tu potrai lavorare, andare all'università e dimenticare l’accaduto."
    
    "Posso abortire." Disse Alice.
    
    "No, non puoi!" disse mia madre. "Tu hai fatto questo bambino e l'avrai! L'aborto non è una forma di controllo delle nascite. Abbiamo già cercato dei genitori adottivi appropriati.”
    
    Dovevo sforzarmi per non ridere per il trattamento che Alice stava ricevendo dai miei genitori. "Non vogliamo che tu metta in imbarazzando noi e questa famiglia. La polizia sospetta che sia stata tu a rovinare la macchina di Giacomo. Tu non sei in grado di fare il nome di ragazzi che potrebbero essere il padre di quel bambino, in modo da poter far fare una prova di paternità e vedere se la famiglia del padre è disposta a prendersi cura del bambino. Quindi, Alice, ci hai lasciato poche scelte." Spiegò mio padre.
    
    “E se volessi allevare il bambino!" Disse ...
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