Due colori - Racconti Erotici

Due colori

Nel mio mondo esistono due colori.

C’è il bianco, l’uomo che dorme accanto a me, la mia luce. Tutti i giorni mi bacia teneramente, risponde alle mie richieste, anche le più assurde.

Quando mi sorride si illumina e sento la sua devozione, quando mi tocca è presente tra noi la più banale e confortevole delle abitudini.

Ha costruito il nido per me e lo ha riempito di tutto l’amore possibile e infinito nel tempo.

A volte mi sorprende con frasi quasi incomprensibili:’Se vuoi ti compro quel ragazzo’, lo prendo in giro dicendogli che è uno stupido, ma non posso fare a meno di chiedermi dove arriva la sua fantasia e dove il reale desiderio. Quando a letto mi giro, offrendogli il culo, mi dice: ‘No, queste cose non si fanno tra noi….. dovresti chiederlo al tuo amante’, potrebbe anche aver ragione.

In altri momenti della mia vita, invece sono assalita dall’altro colore, il nero.

Stende un velo oscuro, un desiderio color carbone stringe il mio corpo con lacci stretti.

La memoria antica vaga verso chi, per primo, ha agito in me quelle emozioni, ha lasciato questa cicatrice che non sarà mai più rimarginata.

Il suo volto ormai è dimenticato, ma non lo sono la sua voce e le sue mani dure. Il legame che ci ha uniti era fatto di stoffa e di pizzo nero.

Potevo essere con lui senza pudore, fare qualunque cosa ed essere chiunque: la sua segretaria, la signora in difficoltà, la figlia.

Sotto il suo sguardo i brividi invadevano il mio corpo, il mio orgasmo urlato gli dava soddisfazione anche nelle giornate cupe. Ho ricordi che galoppano e mi bagnano.

Nella mia camera c’è un laccio nero, nel cassetto l’antico corpetto giace inutilizzato, a guisa di monito e pericolo.

L’uomo bianco non sa cosa farsene, ma io sì; immagino di chiuderci i polsi e aprire le gambe offrendole al primo che passa, realizzando magari le fantasie di entrambi.

C’è un terzo colore, il verde. Compone musica, scruta l’anima della gente, mi vuole. Ma sono io a dire no.