1. Laura, fedifraga a 63 anni - Seconda parte


    Data: 01/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LaurA, Fonte: EroticiRacconti

    ... posso chiederti se anche... sotto...”
    
    "Eh no... è un segreto. Lo scoprirai... quando sarà il momento" dico facendogli il verso e accorgendomi che senza volerlo la mia voce risuona più calda e seducente.
    
    “Adoro svelare segreti. E non vedo l'ora di scoprire quali sono le voglie che ha la tua pelle. Continuo a pensarci da quando l'ho letto nella tua mail. Manca molto alla meta?”
    
    “No, ancora pochissimi chilometri. Stiamo andando verso la casa dove viveva mia madre. Adesso è disabitata ma non vuota.”
    
    “Un bel nido per un'altrettanto bella follia”
    
    Mentalmente sottoscrivo queste sue definizioni.
    
    "Ci siamo" dico mentre premo il telecomando per l'apertura del cancello.
    
    Lo supero, faccio manovra per mettermi davanti alla porta del garage.
    
    "Resta in macchina", gli dico.
    
    Scendo, apro il basculante, entro in retromarcia e richiudo.
    
    “Così se non vedono la macchina i parenti non si fanno vivi”
    
    Mi avvio verso la stretta scala in cemento che porta al primo piano e il suono dei suoi passi alle mie spalle mi fa tremare.
    
    Mentre saliamo, io davanti lui dietro, dopo pochi gradini sento una mano posarsi delicatamente sulla natica destra.
    
    “Scusa... non ho saputo resistere”
    
    Quel tocco mi fa sfiorare l'infarto. Ma non mi sottraggo.
    
    "Scusato", sussurro.
    
    "Siamo arrivati?" chiede quando la porta si apre sull'ampio disimpegno al primo piano.
    
    "No, andiamo di sopra", annuncio dirigendomi verso la scala di legno.
    
    Dopo i primi gradini, la scena si ripete: ...
    ... una mano si posa a tastare la mia natica in movimento.
    
    “Sei irresistibile”
    
    Quando arriviamo al pianerottolo le mani diventano due.. sui fianchi... frenano i miei passi... mi costringono a fermarmi...
    
    "Fammi sentire la fonte di questa inebriante fragranza" dice chinandosi in modo che da dietro il suo viso sia all'altezza del mio collo. Lo sento inspirare, come si fa con un fiore quando si vuole goderne il profumo, mentre le mani serrano con forza i fianchi.
    
    "Non ci siamo ancora salutati come avremmo dovuto fare... come ci siamo scritti nelle mail" mi mormora nell'orecchio.
    
    Il cuore mi si blocca. Sento i capezzoli indurirsi all'istante e un inedito fomicolio fra le gambe.
    
    Le sue mani mi invitano a girarmi.
    
    “Il tuo profumo è buonissimo Laura. Ma adesso baciami”
    
    Non me lo faccio ripetere. In fondo è da così tanto tempo che immagino una situazione come questa, di essere tra le braccia di un uomo che non conosco, che mi desidera, che cerca da me piacere e che è pronto a ricambiare con gli interessi. Sono io a muovere il viso affinché le labbra si possano incontrare.
    
    "Baciami piano, fatti assaporare un po' alla volta, dolce frutto maturo" mi sussura.
    
    “Proprio come intendevo fare”, penso.
    
    Lasciamo alle nostre labbra tutto il tempo che serve per conoscersi reciprocamente prima che le lingue facciano capolino per intrecciarsi sempre più avidamente, mentre le sue mani saggiano la consistenza di entrambe le natiche da sopra il vestito, regalandomi scosse ...
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