1. Laura, fedifraga a 63 anni - Seconda parte


    Data: 01/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LaurA, Fonte: EroticiRacconti

    E' incredibile come non stia provando alcun imbarazzo a camminare verso il bagno tutta nuda sotto il suo sguardo. Mi viene da sorridere e mi ritornano alla mente le parole della sua mail, in risposta alla mia nella quale gli avevo chiesto come gli sarebbe piaciuto che mi presentassi all'appuntamento: "Tutta nuda. Ma so che questo non è possibile. Allora ti immagino con un vestitino di fresco lino, largo ma aderente nei punti che circondano il tuo ampio seno, che quando cammini ad ogni passo disegna i fianchi, rivela il muoversi delle mature, tenere natiche. Un reggiseno leggero, quasi a balconcino, che lascia indovinare i tuoi capezzoli assopiti, assopiti in un sonno che saprò e vorrò interrompere. Sotto il vestito uno slip sgambato. Bianco, di cotone che fascia il tuo morbido pancino". Infatti mi sono vestita esattamente così. E' stato molto eccitante andare per negozi a cercare quello che mi aveva detto gli sarebbe piaciuto.
    
    Mi metto sotto la doccia. Mi ritrovo a pensare che probabilmente non ho mai fatto due docce così ravvicinate. La precedente risale a poco più di due ore fa, prima di uscire di casa, proprio in preparazione dell'incontro, per arrivarci pulita e fresca in questa calda giornata estiva. Ripercorro mentalmente tutte le tappe che mi hanno portato ad essere adesso in questo angusto box doccia, sotto un getto d'acqua che scorre sul mio corpo, portando via la schiuma ma non l'eccitazione che mi pervade da quando con la mano tremante ho digitato il suo ...
    ... numero di cellulare.
    
    Ad occhi chiusi rivivo ogni istante.
    
    "Pronto, Laura?": il respiro quasi mi si blocca in gola, quando sento la sua voce.
    
    “Sì, ciao Graziano sono io. Sarò lì fra due minuti di orologio. Scendi dalla tua macchina quando mi vedrai entrare nel parcheggio. Ho una Citroen C3 blu”
    
    “Benissimo. Io sono vicino all'uscita”
    
    “Arrivo”
    
    “Ah, Laura....”
    
    “Dimmi”
    
    “Mi confermi che... non stai nella pelle?”
    
    “Confermo, confermo”
    
    “ A fra pochissimo allora”
    
    “Sì”
    
    Chiudo la comunicazione, poso il cellulare, accendo il motore: mentre lo faccio sento la testa vuota e il volo delle farfalle nello stomaco farsi ancora più vorticoso. Stiamo per vederci per la prima volta. Non conosciamo i rispettivi volti, perché non ho voluto che ci scambiassimo fotografie.
    
    Parto, percorro agitatissima le poche centinaia di metri che mi separano dal luogo dell'appuntamento, il parcheggio coperto di un centro commerciale. Metto la freccia, entro piano, scruto con attenzione. Vedo un uomo scendere da una macchina in uno stallo verso l'uscita. Mi dirigo lentamente in quella direzione. Mi fermo in modo che la portiera del passeggero sia davanti a lui. Quando la sento aprirsi il cuore sembra stia per esplodere.
    
    “Ciao Laura”
    
    “Ciao Graziano”
    
    Le gambe tremano. Faccio fatica a tenere premuta la frizione. Rimango immobile sul sedile. Nei giorni precedenti mi ero immaginata più spavalda e intraprendente in questo frangente. Avevo ipotizzato di presentarmi con le gambe ...
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