1. La fimminedra. (parte prima)


    Data: 26/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... casualità, il ragazzo comincio a muovere la lingua intorno alla cappella, e Mario, provando brividi di piacere, lo incoraggiò a continuare. L'orgasmo arrivo dopo qualche minuto, 3-4 schizzi direttamente in bocca a Vincenzo, che non gradì molto e sputò subito tutto per terra.
    
    Mario, passato l'orgasmo, accarezzo il viso di Vincenzo, dicendogli che era stato bravo.
    
    E il ragazzino fu felice per il complimento di Mario e di averlo accontentato. Era anche felice di avere un amico più grande che lo considerava.
    
    Cosicché, quel pomeriggio stesso, quando Mario lo volle rifare, lui non fece storie e andò direttamente con la bocca. Questa volta Mario gli consigliò di mandare giù lo sperma, di inghiottirlo, tanto era insapore e faceva bene, perché erano tutte vitamine e minerali. Mario non sapeva se questo fosse vero o meno, ma Vincenzo ci credette e da allora cominciò a mandare sempre tutto giù, con grande piacere di Mario. Dopo le prime volte, Vincenzo, notò che se succhiava l'uccello, Mario provava molto piacere, e cominciò a farlo spesso. A breve diventò molto bravo a fare pompini, e gli piaceva. Nei due anni successivi, tanto durò la frequentazione con Mario, mandò giù litri e litri di sperma.
    
    Mario, però, in quel periodo non si accontentava di farsi spompinare dal solo Vincenzo, ma circuì anche Roberto e Fabrizio, altri due ragazzini più piccoli. Roberto, in particolare, era molto portato con il cazzo in bocca. Quello che Vincenzo aveva imparato in mesi di pompini, ...
    ... lui lo mise in pratica in una settimana. E, volendo, si sarebbe fatto anche inculare volentieri, ma a Mario quello non interessava.
    
    Insomma, Mario, ne aveva sempre uno, quando due, e a volte anche tutti e tre nella stessa giornata. Mai insieme, sempre uno alla volta. Aveva sempre voglia di sbatterlo in bocca a qualcuno, l'uccello era sempre duro.
    
    Roberto uno-due volte al mese faceva finta di stare poco bene, e stava a casa da scuola. In quelle occasioni Mario andava a casa sua, mentre i genitori erano a lavorare, e praticamente gli ficcava il cazzo in bocca per ore. Era diventato molto resistente, e se c'era tempo era capace di durare anche più di un'ora senza venire.
    
    Più di una volta andò anche con la fimminedra di qualcun altro. Era abbastanza rischioso, ma lui quando si trattava di sesso, non capiva niente. E prendeva su tutto, se ne valeva la pena.
    
    Più o meno come fa adesso con le donne.
    
    Quel periodo durò circa due anni e mezzo, poi Mario si trasferì in Emilia, e tutto finì con i ragazzini.
    
    Col solo Vincenzo ci fu qualche altro incontro. Una delle ultime volte che si videro, in un paio d'ore, gli fece quattro pompini, con conseguenti quattro sborrare in bocca.
    
    Poi si persero di vista. Mario, in uno dei suoi viaggi giù, seppe che anche Vincenzo si era trasferito al nord, in Veneto. Ma niente di più.
    
    E poi lui, ormai, aveva tanti di quei giri con le donne che neanche ci pensava più alle sue fimminedre.
    
    Ed adesso Vincenzo era lì, a due passi da ...