1. La fimminedra. (parte prima)


    Data: 26/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... enorme.
    
    Tutt'ora, per Mario, quell'uccello rimane il più grosso che abbia mai visto.
    
    Ma forse, e lo riconosce anche lui, negli anni, la sua immaginazione, quell'uccello l'ha ingrandito a dismisura.
    
    Comunque sia in quell'occasione Mario riuscì a scappare e a salvarsi, aiutato anche dalla stazza massiccia dell'altro, con i suoi movimenti lenti.
    
    Ma non era finita. Nelle case ci si andava anche per giocare, e dopo qualche giorno il grassone becco Mario da solo in una di queste case. Non c'era modo di scappare, erano al primo piano e l'unica finestra era a 4-5 metri da terra. Lui si mise davanti alla porta della stanza, tirò fuori l'uccello enorme e durissimo: "Adesso ti rompo il culo." Se non avesse detto quello, forse, Mario per evitare le botte, gli avrebbe fatto una sega. Ma il terrore di essere inculato gli diede il coraggio di saltare giù dalla finestra e scappare.
    
    Il salto gli procurò una slogatura alla caviglia, e dovette anche mancare una settimana da scuola. Ma il culo era ancora salvo.
    
    Il grassone non si era ancora arreso, quando per strada incontrò nuovamente Mario, gli si avvicinò e disse: "Tu sei mio e appena riesco ti faccio il culo."
    
    Mario, con tutto la forza che aveva: "Ed io ti do una coltellata. Stai attento che ho sempre un coltello con me."
    
    Da quel momento il grassone non disturbò più Mario, e rivolse le sue attenzioni ad un'altro ragazzino, che, pare, collaborò di più.
    
    E Mario diventato più grande, anche lui si adeguò all'andazzo e ...
    ... accalappiò dei ragazzini per sfogare le sue voglie. Vincenzo fu il primo. Con la solita scusa di fargli vedere dei giornali porno, l'aveva portato in una casa e qui dopo aver sfogliato un paio di riviste molto eloquenti, con la scusa che si era eccitato, aveva tirato fuori l'uccello e aveva cominciato a masturbarsi. Il ragazzino rimase a bocca aperta, affascinato, e non riusciva a staccare gli occhi dal grosso e lungo membro di Mario. Allora lui, prendendogli le mani gliele poggiò sopra in modo da farglielo tenere stretto e gli fece vedere come fare per segarlo. Il tutto durò pochi minuti, Mario venne quasi subito. Dopo i due si misero d'accordo per rivedersi l'indomani.
    
    Il giorno dopo, Mario, che mentre aspettava Vincenzo aveva visto sui giornali porno delle donne che facevano pompini, decise di provare a farseli fare anche lui dal ragazzino. E quando arrivo Vincenzo, dopo avergli messo in mano l'uccello e lui aveva cominciato la sega, l'aveva fatto mettere in ginocchio e glielo aveva sbattuto in faccia, ordinandogli in modo deciso di dargli un bacio. Vincenzo subito fece resistenza, ma poi visto che Mario spingeva la cappella sulle sue labbra, e che con due dita gli teneva chiuso il naso, fu costretto ad aprire la bocca per respirare e Mario ne approfitto per ficcargli la cappella dentro.
    
    A questo punto Vincenzo non sapeva cosa fare, e neanche Mario per la verità.
    
    Stavano fermi, immobili, con l'uccello di uno nella bocca dell'altro.
    
    Poi, forse per istinto, o per ...