1. L’inizio di un viaggio


    Data: 22/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: silente, Fonte: RaccontiMilu

    ... vado in bagno, sono turbato e provo una incredibile vergogna. Mi vergogno più di tutto perché quell’esperienza mi ha sconvolto, mi &egrave piaciuta. Apro l’acqua del lavandino, la lascio scrosciare un po’ solo che prima di lavarmi mi vengono in mente le scene dei film che avevo visto. Non so perché ma curiosamente allungo la lingua sulla colata di sperma sul mio braccio e la lecco. Il sapore mi permane sulle labbra mentre allungo la mia mano e inizio a segarmi anche io fino a venire. Mi ripulisco, esco dal bagno e me ne vado a casa senza dire una parola. La vergogna mi sta lacerando il cuore.
    
    Il giorno dopo il mio amico non si fa vedere tutta la mattina, il che fa crescere in me sempre più il pentimento per quello che era successo. Vorrei andare da lui ma non mi oso. Resto così tutta la mattinata a crogiolarmi nei miei pensieri.
    
    Verso le due del pomeriggio suonano alla porta, guardo dallo spioncino e Roberto con una videocassetta in mano. ‘Dai vieni da me a guardarla?’ mi dice sorridendo. ‘Non so se &egrave il caso’ faccio eco io un po’ rabbuiato. Lui si avvicina a me: ‘Dai non farti pregare’ dice allegramente. Decido di seguirlo in subbuglio con me stesso.
    
    Roberto però ancora una volta riesce a sorprendermi e sconvolgermi in pochi attimi. Appena chiusa la porta di casa sua si cala la zip dei jeans e tira fuori il cazzo durissimo, se lo scappella lentamente davanti a me e guardandomi mi dice ‘Preferisci ripassare come si fa un pompino o me lo succhi senza ...
    ... film?’
    
    Lo guardo come se mi avesse tirato uno schiaffo. Lui sorride mentre il suo sguardo si fa imperativo, duro ‘Dai vieni a succhiarmi il cazzo’. Io sono di preda al panico. Il cuore mi batte forte. Faccio un passo verso di lui. Roberto mi viene vicino e mi porta con le spalle alla porta, mi sento in trappola, si china e mi bacia in bocca. Ogni resistenza mentale crolla, mi lascio trasportare dal suo impeto. La mia mano gli afferra il cazzo. ‘Ti va di essere la mia puttanella?’ mi sussurra in modo rude. Io ansimo e gli dico ‘Si’ quel si liberatorio che mette pace a tutta la mia mente che mi provoca un erezione strepitosa, mentre lui mi sfila la maglietta e mi lecca i capezzoli.
    
    Sono completamente in sua balia. Mi bacia lungo la pancia, mi sfila i pantaloni e le mutande senza tanti complimenti. Inizia a leccarmi il cazzo, io lo lascio fare sospirando. Si tira su di scatto e mi bacia in bocca nuovamente. ‘Ti piace il sapore del tuo cazzo?’ mi dice con un sorrisetto crudele. Non rispondo lo guardo con aria persa e vogliosa. Mi caccia il suo dito indice in bocca, comincia a muoverlo nella mia bocca. ‘Succhia troietta, avanti’. Io lascio che la mia saliva ricopra il suo dito mentre scivola furiosamente tra le mie labbra.
    
    Mi spinge in basso. Mi trovo proprio davanti al suo cazzo. Mi allungo e inizio a leccargli la cappella. Cerco di capire tramite i suoi gemiti dove e più sensibile e insisto in quei punti con la lingua.
    
    ‘Lo sapevo che eri una troia’ esclama ansimando. Mi sbatte ...