Ana e le sue amiche - cap.9 - Racconti Erotici

Ana e le sue amiche - cap.9

... il suo look. Sandra invece era stata più estiva nel suo look optando per una gonna plissettata rosa lunga fino al ginocchio ed una blusa nera senza maniche sopra al quale aveva optato per una giacca, anch'essa nera. Collant color carne ed ai piedi delle scarpa dalla stampa floreale con il cinturino stretto alla caviglia ed il tacco medio.

“Quelle scarpe ti stanno divinamente”, le aveva detto Monika mentre si apprestavano ad uscire.

Il ristorante era dal lato opposto della città rispetto al loro albergo e per tornare, non fidandosi della Metropolitana parigina durante le notte, scelsero il bus. Quello che le fece salire era l'ultimo che percorreva quell'itinerario. SI sedettero in fondo, parlando un po' e baciandosi ogni tanto, senza dare troppo nell'occhio, nonostante i passeggeri fossero solo quattro. Dopo poche fermate però restarono sole.

“Abbiamo il pullman tutto per noi”, le disse Monika quasi entusiasta.

“E che ti importa?” le chiese Sandra.

“Mi piace”, le rispose l'altra.

“A me non troppo. Non abbiamo preso la Metro per paura di restare sole e siamo rimaste sole su un autobus!!!”.

“Non aver paura”, le disse Monika tentando di tranquillizzarla. Mentre le disse questo le posò la mano destra sul ginocchio sinistro e da lì salì immediatamente lungo l'interno coscia di Sandra.

“Che fai?”.

“Non ti preoccupare e fai finta di nulla. Guarda Parigi dai finestrini, sarà spettacolare”, le rispose l'altra e così ella fece. Lentamente la mano di Monika ...

... risalì lungo la sua coscia. La gonna le si sollevò leggermente quando la mano giunse dove finalmente la donna voleva condurla. Sandra sussultò leggermente ma restò immobile mentre quella mano abile cominciava ad accarezzarle il sesso. I palazzi lungo quelle vie maestose scorrevano veloci mentre l'autobus attraversava la città. Aveva la fica incandescente ed il collant era già completamente bagnato. Per distrarsi portò una mano sulle cosce di Monika, ma questa gliela spostò immediatamente.

“Non avere fretta e goditi il momento”, le disse.

Era riuscita, con un abile gioco delle dita, a scostare leggermente il perizoma di Sandra e adesso le dita le accarezzavano velocemente le labbra, per poi strizzarle con delicatezza il clitoride. Sandra lasciò andare leggermente la testa all'indietro, poi si voltò verso il finestrino guardando la città che le passava davanti. Era una sensazione davvero particolare e non volle farsi sfuggire nulla né del panorama né del piacere. Durante quel tragitto di venticinque minuti Monika la fece godere due volte e fu davvero sensazionale. Poco prima del secondo orgasmo la gonna le si era sollevata quasi completamente ed ella aveva cominciato a scivolare lungo il seggiolino in preda al piacere. A quel punto Monika aveva cambiato mano, si era voltata verso di lei e l'aveva baciata. Se l'autista avesse guardato in fondo avrebbe visto due donne che si baciavano ma avrebbe anche visto le gambe completamente aperte di Sandra e la mano dell'altra che le ...