1. La novizia guardona


    Data: 22/02/2021, Categorie: Lesbo Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... nella nostra dissolutezza, magari sverginarla, a meno che, qualche sacerdote amante delle giovanette, non le avesse già aperto la sua piccola fessura o magari il buchino del culetto. Pensavamo chissà se quelle sue labbra carnose e la sua bocca disegnata non avesse già succhiato della carne dura e calda? Entrata nella stanza un raggio di luce cadde sul suo seno nudo che, la nostra piccola guardona, mentre era intenta a contemplarci, aveva già provveduto a spogliare per poi accarezzarselo e titillarselo ardentemente. Probabilmente era già esperta di questi giochi, che siano essi i giochi di una donna in amore o di una novizia, sono gli stessi che accendono il fuoco sia nel corpo che nella testa. Glia abbiamo fatto segno di avvicinarsi ulteriormente, continuando ad accarezzarci tra di noi davanti a lei. Lei sembrava turbata, aveva le gambe scoperte fino alla coscia, si vedeva che erano sode ed arrotondate, veramente una bella novizia quella che tra poco ci stavamo regalando. Si avvicinò, portava delle calze bianche sostenute da delle giarrettiere, veramente un bello spettacolo, la pelle era chiara, di un bianco estremo, come sarebbe stato bello farci scorrere la lingua, le labbra e baciare quella pelle fine e vellutata. Io ero turbata ed eccitata. Josefine mi abbracciò ed io sentii la sua mano scorrere verso il mio pube cercando l mio bottoncino rosa con il quale anche voi amate giocare. Lo ha stretto tra due dita, lo ha accarezzato, lo ha eccitato fino a quando non si è eretto ...
    ... come quel piccolo membro che voi amate succhiare o mio caro Armand. La tua moglie eccitata si è lasciata masturbare dalla vogliosa Josefine sotto gli occhi sbarrati della giovane novizia. Tra un sospiro e l’altro gli ho chiesto: ”Quale è il tuo nome mia giovane ragazza? Conosci i piaceri tra donne? Li vuoi condividere con noi?” E le feci un gran sorriso per sedurla, come potete ben immaginare. Lei mi rispose: “Il mio nome è Luana, sono una novizia del convento di S. Marsila.” Io la presi per mano ed attirai la giovanetta sul nostro letto. Lei lasciò fare e si distese tra di noi. Ansiose ed impazienti di poter assaggiare il suo corpo la svestimmo velocemente. I suoi giovani seni ci apparvero belli, bianchi, vellutati e marmorei. Josefine non poté resistere e subito le sue labbra gustarono le sue areole ed i suoi piccoli capezzoli. Ci buttammo entrambe sul corpo della giovane novizia strappandogli sospiri voluttuosi e, incrociando i nostri sguardi, si capiva che ormai era complice dei nostri giochi. A turno poi ci impossessammo delle sue labbra baciandola e attorcigliando le nostre lingue alla sua, e lei non fu di meno. La giovanetta aveva esperienza, sicuramente aveva già provato giochi o carezze simili nel suo convento. Come erano dolci e morbidi, o mio caro, i baci alla giovane novizia! Eravamo eccitate, non sapevamo più dove girare la testa, o forse dovrei dire le labbra, la lingua o le dita che scivolavano tra le sue cosce aperte e totalmente offerte al nostro piacere. La ...