1. La Bella addormentata in Brianza: parte 2


    Data: 22/02/2021, Categorie: Feticismo Autore: SleepLover, Fonte: EroticiRacconti

    [...continua!]
    
    Alice era ancora lì, meravigliosa nel sonno profondo indotto dal cloroformio, quando Andrea tornò, finalmente nudo, dal bagno in cui era andato a ripulirsi. L’uomo la osservò intensamente avvicinandosi, poi si stese sul letto accanto a lei. Le sfilò il reggiseno, che aveva slacciato poco prima, e massaggiò delicatamente quei seni piccoli ma sodi, indugiando sulle areole scure e minute. L’eccitazione, che era diminuita dopo che era venuto la prima volta, stava tornando ad annebbiargli la mente, ed il suo pene stava tornando duro. Si avvicinò ad Alice con il corpo, fino a toccare la gamba di lei con il pisello eretto; sentiva il suo alito caldo sul suo volto. Con la mano, dopo aver giocato un’ultima volta con i capezzoli, cominciò a scendere verso il ventre piatto, mentre si puntellava sul gomito dell’altro braccio. Accarezzare quella pelle, liscia e morbida, gli dava una sensazione di serenità e contemporaneamente di euforia. Con le dita, scese fino al monte di Venere e poi fino alla coscia. La accarezzò e la palpò voluttuosamente, per poi spostarla verso l’esterno. Con le dita frementi, si avvicinò alla vulva, ancora celata dalle mutandine scure, e cominciò, con il respiro ansante e lo sguardo sbarrato, a sfiorarla, per poi accarezzarla in maniera sempre più decisa. Mentre le sue dita acquistavano confidenza, lui scrutava quel viso angelico che aveva desiderato a lungo: questa loro serata stava andando benissimo, addirittura oltre le sue aspettative. ...
    ... Mentre era assorto nei suoi pensieri, si rese conto con eccitazione che, nelle mutandine di Alice, qualcosa stava cambiando: massaggiò con più cura e si rese conto che riusciva a percepire la rigidità del suo clitoride ed il calore delle sue labbra. Andrea deglutì e, toccando con il braccio libero dove riusciva, braccia, spalle e seni morbidi ma sodi, continuò con attenzione i movimenti dell’altra mano. Cominciava a sentire le mutandine inumidirsi: addirittura, osservando con attenzione, gli sembrò di notare, sul volto rilassato di lei, delle fugaci increspature. Si avvicinò ancora, fino a far aderire il suo corpo a quello fragile e longilineo di Alice, accarezzandone i capelli e masturbandola con energia pian piano crescente. Su quel volto dormiente poteva osservare brevi movimenti, sulla fronte ed agli angoli della bocca, e sentiva il respiro di lei diventare via via più veloce. Le piaceva! Alice era contenta di stare con lui. E ciò era bene per entrambi, perché la loro serata era ancora lunga. Andrea era eccitatissimo; quello che stava accadendo lo aveva sperato fortemente, ma fino a quel momento non aveva potuto sapere se Alice, nel suo sonno, avrebbe reagito alle sue attenzioni. Stava sognando? Cosa? Fin dove sarebbe arrivata? La sua mano massaggiava con foga la vagina bagnata; il respiro di Alice si fece via via più affannoso, le sue sopracciglia erano aggrottate sugli occhi chiusi in un’espressione di timido godimento: improvvisamente, i suoi muscoli si contrassero contro ...
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