1. Latte


    Data: 21/02/2021, Categorie: Incesti Autore: emozioniforti2018, Fonte: RaccontiMilu

    ... inturgiditi.
    
    Avvicinai le labbra al capezzolo più vicino, lo esplorai con la punta della lingua, poi lo afferrai delicatamente con le labbra e iniziai a succhiare, lei emise un sospiro. Lentamente cominciò a fluire il latte, ogni tanto mi fermavo e le davo leggeri colpetti con la lingua. Il capezzolo era diventato enorme e molto più scuro.
    
    Sentivo il mio uccello premere contro gli slip, sul punto di esplodere.
    
    Passai all’altro e sentii un altro sospiro, molto più profondo del primo, guardai su e vidi mia madre con gli occhi socchiusi e un’espressione beata.
    
    Continuai a lavorare di lingua, poi cominciai a succhiare. Sentivo il suo corpo fremere poi, all’improvviso, s’irrigidì, mi strinse a sé per poi allontanarmi. ‘Basta, basta’ .’ sussurrò.
    
    Avevo procurato un orgasmo a mia madre. Non potei fare a meno di portarmi la mano fra le gambe e, appena toccai l’uccello, proruppe in un fiume di sperma.
    
    Eravamo sfiniti, appena ci fummo ripresi mamma guardò fra le mie gambe e scoppiò a ridere.
    
    ‘Hai fatto un bel casino. Vatti a risistemare e cerchiamo di dormire un po”
    
    Ero decisamente sconvolto, avevo fatto venire mia madre e ero venuto vicino a lei.
    
    Il bello era che per lei era stato del tutto normale. Magari domani, ripensandoci, si sarebbe pentita, oppure’
    
    Mi addormentai ancora eccitato.
    
    Il giorno dopo tutto sembrava tranquillo. Non una parola di quanto successo.
    
    Nel pomeriggio tornò mio padre, cenammo e la mattina successiva ripartì.
    
    La sera dopo ...
    ... aver messo a dormire Marco la raggiunsi in camera sua. Era di malumore.
    
    ‘Qualcosa non va?’ le chiesi.
    
    ‘Lasciamo stare.’ sospirò ‘Tuo padre è incorreggibile. A volte penso che abbia un’altra.’
    
    ‘Niente eh?’ feci un gesto esplicativo con la mano.
    
    ‘Screanzato!’ rispose lei sorridendo.
    
    ‘Una bella donna come me costretta ad andare in bianco.’
    
    ‘Dai non te la prendere’ continuai a prenderla in giro ‘c’è altro nella vita.’
    
    Intanto mi ero avvicinato e le avevo messo un braccio intorno alle spalle. Lei si accoccolò e rimanemmo così per qualche minuto.
    
    Facendo finta di niente, con tutta la naturalezza possibile, allungai l’altra mano e cominciai ad accarezzarle lo stomaco e la pancia, lei mostrava gradire le mie coccole le allora scostai i lembi della vestaglia mettendo in mostra i seni.
    
    ‘Fammi un massaggio alle spalle’ mi chiese. ‘con queste tettone pesanti ho i muscoli indolenziti.’. Mi portai dietro di lei e cominciai a massaggiarle le spalle. Piano piano le feci scivolare la vestaglia alla vita. Naturalmente ero sempre più eccitato. Dopo un po’ le mani scivolarono verso i suoi seni, dai mugolii che sentivo la cosa non doveva dispiacerle, così cominciai a titillarle i capezzoli. Schizzi di latte cominciarono a bagnarmi le mani, non potevo fare a meno, vista la posizione, di premerle la mia erezione contro la sua schiena.
    
    Andai avanti per un po’ a stringere fra le mani i capezzoli lubrificati di latte, mentre mamma sospirava languida.
    
    Alla fine si alzò ...