1. una cugina molto affetuosa


    Data: 21/02/2021, Categorie: Incesti Autore: Ian_Deel, Fonte: RaccontiMilu

    ... voglia? ” e detto questo allungò le mani verso il mio sesso.
    
    “Sì che me la fai venire ma non trovo giusto che…” obiettai invano.
    
    Le sue mani mi stavano già stringendo l’asta e la menavano lentamente.
    
    “Dai dimmi cosa devo fare.” Disse.
    
    “Beh, dovresti leccare la punta, come si fa con un gelato…”
    
    Lei eseguì. Leccò la cappella con lente passate di lingua.
    
    “Così?” chiese guardandomi coi suoi occhioni da cerbiatta.
    
    “Siiii….- sussurrai – e poi dovresti prenderlo in bocca e succhiando andare su e giù con la testa…”
    
    Non terminai la frase che già lei succhiava con lenti movimenti.
    
    Stavo per svenire dal godimento:
    
    “Ecco brava, vedo che hai capito. Ora fermati ti prego.”
    
    “Perché? Non ti pace quello che faccio?” disse senza quasi togliersi la cappella dalla bocca.
    
    “No, no, anzi. Se continui così però mi farai venire.”
    
    “è quello che voglio. Così imparo come si fa. Cosa devo fare quando vieni?”
    
    E riprese a pompare.
    
    “Dipende cosa vuoi fare tu.”
    
    “A voi maschietti cosa piace di più?” Chiese guardandomi e menandomi l’uccello con la mano.
    
    “Se lo bevi credo che gli farai piacere.”
    
    “Mmm, bere eh?”
    
    “Sì.” non capivo letteralmente più nulla.
    
    Lei intanto riprese a leccarmi la cappella e poi l’asta tutta dal basso in alto per poi tornare a succhiare con foga.
    
    “Puoi anche baciargli e leccargli i testicoli…” dissi. Lei eseguì e baciò e leccò con dolcezza e passione.
    
    “Così vado bene?” chiese.
    
    Annuii col capo. Lei sorrise e tornò a ...
    ... succhiarmi l’asta mentre con la mano me lo menava lentamente.
    
    “Se acceleri un po’ mi fai venire…” mormorai.
    
    Non rispose ma accelerò e mentre succhiava mi carezzava i testicoli con una mano e menava veloce con l’altra.
    
    Mi aggrappai alla sedia, reclinai la testa all’indietro e mi lasciai andare. In breve eiaculai nella sua bocca.
    
    La ragazza accolse il primo getto con un mugolio divertito poi i suoi gemiti si fecero quasi compiaciute sottolineature al mio orgasmo.
    
    Non si fermò fino a che non fui io a chiederglielo.
    
    “Ehi, ferma, ho finito.” dissi.
    
    Sollevò la testa ma non mollò la presa.
    
    “Mmm, quanta roba era? Non finiva mai.” Disse
    
    “Scusa..” sussurrai.
    
    “Di nulla, ci mancherebbe: te l’ho chiesto io. Non era male, un sapore strano. Le mie amiche mi dicevano che faceva schifo, ma a me sembra accettabile. Come sono stata?”
    
    “Bravissima.” le dissi.
    
    Una goccia si sperma fece capolino sulla punta dell’ uccello e subito lei la raccolse con la lingua.
    
    Poi tornò a succhiare la cappella come per essere sicura di ultimare il lavoro.
    
    Quando si accorse che l’uccello mi si stava ammosciando mollò la presa e si ricompose riabbottonandosi il vestito. Poi mi baciò sulla fronte:
    
    “Grazie cuginetto mio, sapevo che potevo contare su di te. Ti va un caffè?”
    
    “Volentieri. ” dissi
    
    “Vado a fartelo.”
    
    E sculettando andò in cucina a preparalo.
    
    Cenammo alla solita ora e come eravamo d’accordo, io avrei dovuto dire che ero stanco e non avevo voglia di uscire e ...