1. Indovina?


    Data: 21/02/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aletheia, Fonte: EroticiRacconti

    ... nell'appartamento, attirò la mia immaginazione già sovraeccitata.
    
    Ho pensato ai vicini prima, all'assestamento delle tubature poi, ai rumori normali di un palazzo che si stiracchia e sbuffa.
    
    Ma il ritmo "toc toc toc - toc toc toc" nella mia mente assunse il significato di qualcuno che bussa per entrare: mi alzai, quasi sentendomi costretta, all'inseguimento di questo tarlo.
    
    Accendevo le luci in ogni stanza man mano che entravo e me le spegnevo dietro all'uscita.
    
    Click.
    
    La finestra della camera da letto era a posto, niente da segnalare.
    
    Click.
    
    Click.
    
    Quella in salotto era regolarmente chiusa: sul terrazzino c'erano le lanterne, con i vetri anneriti dalla fuliggine delle candele, che mi guardavano come a dire "Che ti aspettavi di trovare?".
    
    Click.
    
    Click.
    
    Anche la porta-finestra della cucina era chiusa e tutto era come lo ricordavo: le tazze nel lavello, sul tavolo la ciotola con la frutta da cui veniva un buon profumo di arance.
    
    Click.
    
    La finestra del bagno, una specie di quadratino piccolissimo, chiamato finestra per modo di dire, era troppo piccola perché destasse in me qualche pensiero: archiviato il rumore come uno scherzo della mente, ritornai sui miei passi senza esaminarlo.
    
    "Toc ...
    ... toc toc - toc toc toc"
    
    Mi bloccai.
    
    Guardai all'interno del bagno: la luce era spenta, tutto era immobile, ma il rumore proveniva da lì.
    
    Click.
    
    Il cuore mi batteva a mille, ma era tutto ok: la condensa sullo specchio si era asciugata, il box doccia era ancora bagnato, era tutto a posto.
    
    Sbirciai al di là del vetro, ma con la luce accesa non riuscivo a distinguere niente nell'oscurità fuori dalla finestra.
    
    Decisi di spegnere la luce per vedere meglio.
    
    Click.
    
    Sullo stretto davanzale c'era un corvo. Normale per questa zona, davvero.
    
    "Mi hai fatto morire di paura!" Scoppiai a ridere con sollievo, il premio per quella lunga ricerca.
    
    "Torna a casa tua, su su!" Bussai anch'io sul vetro della finestra e lui volò via.
    
    Sorridendo al mio riflesso nella finestra mi girai di nuovo verso il corridoio, illuminato di luce calda, pronta a tornare a dormire sonni tranquilli.
    
    "Toc toc toc"
    
    "No vabbè… Adesso però basta! - mi voltai di nuovo verso la finestra - Non ho niente da darti, non è posto per te questo!"
    
    Ma il davanzale era vuoto.
    
    "Oddio… Forse sto sognando."
    
    "Toc toc toc"
    
    Il mio riflesso nello specchio stava bussando appena sotto la superficie.
    
    "Posso entrare?"
    
    Indovina?
    
    Continua... 
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