1. Splendida troia


    Data: 20/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... sei tu che mi desideri, che fremi di essere scopata. Ti sei fatta spogliare troppo facilmente, la cosa è sospetta e indicativa della tua voglia.
    
    – Lurido bestione non ti desidero affatto, non scenderò al tuo livello. E poi puzzi come un caprone.
    
    – Si cara, tu lo desideri questo caprone con il suo odore di maschio vero; conosco quelle come te: fate le raffinate, le pudiche, esibite una moralità specchiata, ipocrita al fondo, ma in realtà siete cagne in fregola, avete una voglia bruciante di qualcuno in grado di soddisfare quello che i vostri uomini non riescono più, se mai ci sono riusciti, a darvi. Rimossa quella patina di perbenismo emerge la troia che è dentro di voi.
    
    – E poi, vedi….”
    
    Con gesto fulmineo le afferrò un piede, stringendolo nella sua manona e se lo avvicinò al volto. Le sue narici si dilatarono mentre annusava in maniera teatrale.
    
    – … e poi vedi, i tuoi graziosi piedini sono molto odorosi; non sei mica una dea, in fondo anche a te i piedi puzzano, scendi dal piedistallo!
    
    Micaela si sentì mortificata e umiliata, ma capì che l’uomo nella sua brutale schiettezza aveva descritta molto bene la sua voglia erotica repressa e non si ribellò più, ma si abbandonò docile alle sue pulsioni e concretamente a quelle mani che la toccavano, la esploravano, facendole provare brividi di piacere.
    
    Aldo era ammirato dal corpo armonioso e morbido di lei e dopo averla carezzata e palpata le slacciò il reggiseno potendo godere pienamente dello spettacolo di ...
    ... quelle sontuose mammelle, sfilò gli slip zuppi e odorosi e capì che il suo istinto non si era ingannato: lei era molto eccitata e aveva una voglia pazza di concedersi. L’uomo intinse la lingua in quella figa bollente e umida dalle grandi labbra gonfie per l’eccitazione e si inebriò degli odori e sapori facendole provare un piacere estremo per quella pratica a lei sconosciuta. La donna ansimava, emetteva mugollii e gridolini strozzati.
    
    – Leccami ancora la figa. Mio marito non lo fa mai, mi piace tanto.
    
    Quando Aldo le titillò con consumata abilità il clitoride, lei raggiunse un orgasmo nuovo e squassante.
    
    – Vengo, vengo, è stupendo. Si lo devo riconoscere: avevo una gran voglia di fare sesso con te, mi hai attratto da subito anche se non volevo ammetterlo.
    
    Aldo si spogliò e la donna alla vista del suo cazzo, un palo di carne dal largo glande violaceo, lucido, eretto, percorso da un reticolo venoso scuro provò solo desiderio, decisa a darsi senza più inibizioni.
    
    – Ti piace eh? Lo vuoi tutto per te, vero?
    
    Lei annui bramosa.
    
    – Toccalo, giocaci.
    
    Micaela lo prese in mano tremando, con impaccio lo accarezzò e lo baciò. Poi il lento movimento pendolare della sua lingua dai testicoli al glande e poi giù, il sesso di Aldo nella sua calda, morbida, avvolgente bocca a gustarne i sapori.
    
    L’uomo provava intensi brividi di piacere che percorrevano la sua colonna.
    
    – Leccalo e poi succhialo…così…si, continua…sei molto brava per essere una principiante!
    
    Ma lei era ...