1. Non sono raggiungibile


    Data: 20/02/2021, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovevi negarti, semplicemente tutto qui’.
    
    Lei &egrave in piedi con le mutande e con l’asciugamano in testa, le labbra a cuore per implorarmi perché non so quanto potrò resistere. Al momento si mette a fare la bambina, adesso infila un dito in bocca, gioca con la punta sul collo:
    
    ‘Camilla, dai piantala’.
    
    Io ho una sua mano sulla coscia, sale fino a scaldarsi nel mio fuoco bagnato:
    
    ‘Camilla, no veramente, non si fa così, smettila’.
    
    Io apro le gambe, lascio che le sue dita affusolate salgano dentro di me lentamente, lascio che la sua lingua vada a sfiorare i miei capezzoli, che l’asciugamano scivoli via mettendo in libertà i suoi lunghi capelli bagnati. Scivola ancora, mi fa mugolare come una gattina, mi bacia il collo teso dal piacere, passa l’asciugamano per solleticarmi con dovizia il clitoride, lo passa ancora, cerca la parte più sottile per raggiungermi meglio e insiste:
    
    ‘Va bene, verrò con te’ – sommessamente lei si ferma.
    
    ‘Sì, non adesso però’ – sussurra.
    
    Passata l’onda torrida che emana quella creatura splendida in calore, mi ritrovo a fumare fuori dal finestrino della leggendaria Renault 5, i sandali con il tacco, la gonna gialla alle ginocchia e la canottiera nera corta. Camilla invece &egrave tutta tirata, poco trucco perché fa un caldo da soffocare, i tacchi, la minigonna al punto giusto, la camicetta senza maniche. Io ho i capelli raccolti, sembro una presa in prestito in confronto a lei, alla sua elegante bellezza da far girare la testa ...
    ... agli uomini e a me naturalmente. La gelateria nasconde i golosi sotto un pergolato, mentre i due ci aspettano seduti in un tavolo anonimo all’angolo, Mirco con la sua solita aria da saputello, da navigato sputasentenze. L’amico non indifferente, moro, i capelli normali né corti d’arrampicatore sociale né lunghi da ribelle con i soldi, io paglia in bocca, con l’aria da scaricatrice di porto tirata a festa, i capelli in eterno disordine.
    
    Trascorse le presentazioni ci sediamo e mi levo subito le scarpe con discrezione e sollievo. Intanto vedo e non sopporto le labbra di Camilla in quel sorriso idiota e gli occhi di quel grossolano che puntano dritti sul seno della mia amica: poi come si fa, a uscire in compagnia e tenersi come unico panorama proprio quello, almeno guarda in faccia la gente quando parli. Juan sorride un po’ spaesato, poverino evidentemente &egrave in imbarazzo:
    
    ‘Dall’Argentina’ – risponde lui annuendo.
    
    Lui ha una voce marcata, piuttosto morbida e sensuale, inoltre non &egrave un fusto, cosa che propende nettamente a suo favore secondo i miei gusti, di questo andare per l’occasione cerco ed esprimo un luogo comune:
    
    ‘Allora sai ballare il tango?’. Lui sorride:
    
    ‘Non c’&egrave soltanto quello al mio paese’.
    
    Io cado rapidamente in visibilio se mi ammiri in quel modo, penso dentro me stessa. L’altra coppia si trattiene amoreggiando, malgrado ciò quella infrequente rappresentazione atipica e inusuale a cui assisto mi ripugna indiscutibilmente. Il gelato ...
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