1. Diritto di amare


    Data: 20/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... mano e debordare oltre le sue dita. Carlotta sospirò, mentre la sua mano si muoveva lentamente su e giù, riuscendo a stento ad impugnare il grosso ed eretto pene dell’amico.
    
    Lei continuò a masturbarlo per un po’, mentre lui non smise di tormentare il suo seno, facendo inturgidire i suoi capezzoli, prima di continuare ad esplorare il suo corpo, passando dai fianchi, larghi e sensuali, sino alle natiche, toniche e polpose.
    
    Se Ivan poteva definirsi eccitato, Carlotta lo era ancora di più. Stringeva con vigore il membro del ragazzo, ne soppesava lo scroto, visibilmente gonfio, ne afferrava tra le dita il glande teso allo spasimo, strofinava la sua mano lungo l’intimità dell’amico, mentre con rapidi e profondi movimenti di bacino, sfregava le labbra del suo sesso contro la sua gamba muscolosa.
    
    Quando Ivan avvertì la ragazza muoversi per salire a cavalcioni su di lui, mille pensieri gli affollarono la mente. In quel momento avrebbe voluto farle di tutto, possederla per ore in ogni posizione e far sua ogni parte di quel corpo morbido ed eccitante. Col senno di poi, però, era cosciente del fatto che, una volta svanita la contingente eccitazione di quella folle notte, entrambi si sarebbero amaramente pentiti della loro avventatezza.
    
    Lui guardò la ragazza con smarrimento, combattuto fra sentimenti contrastanti. Lei, con lo sguardo annebbiato dalla lussuria, sembrò comunque comprendere i suoi dubbi, che in parte condivideva. Ma doveva, in qualche modo, spegnere il fuoco ...
    ... che le cresceva dentro e che infiammava il suo sesso ormai fradicio e bollente. Le labbra della sua vagina si spalancarono attorno al membro di Ivan, schiacciato sotto il peso di Carlotta. Ivan avvertì l’intenso calore contro parte della sua asta. La ragazza si issò sul bacino del suo amico, simulando un coito e strofinando rapidamente il suo sesso lungo il membro turgido che premeva sotto di lei. Ivan non poté fare a meno di far scorrere le sue mani lungo l’addome di Carlotta. Le afferrò i seni, poi i glutei. Non smetteva un momento di scorrere su e giù lungo quel corpo che si muoveva freneticamente su di lui. Carlotta alternava gemiti sommessi a urla fragorose, mentre i suoi umori sgorgavano bagnando il membro di Ivan, al culmine della sua erezione.
    
    Dopo minuti che sembrarono eterni, Carlotta venne, ansimando, tremando e contorcendosi, prima di lasciarsi cadere pesantemente sul corpo di Ivan che, nello stesso istante, non riuscì ad evitare che il suo abbondante liquido seminale inondasse il pube e il ventre della ragazza.
    
    Spossati dalle forti emozioni di quelle ore, entrambi crollarono, così, in breve tempo, in un sonno profondo, accasciati l’una sull’altro.
    
    Ivan si svegliò quando il primo sole del mattino illuminò il suo volto. Avvertiva ancora il piacevole peso del corpo nudo di Carlotta premuto contro il suo, e ne percepiva l’intenso calore che lo stesso continuava ad emanare. La ragazza sembrava già sveglia da un po’, lo guardava intensamente e non tardò ad ...