1. Diritto di amare


    Data: 20/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... le si era sdraiata accanto completamente nuda mentre lui guardava un film, di quando aveva provato a toccarsi in sua presenza, e lui non aveva avuto alcuna reazione nel vederla a cosce spalancate col suo sesso grondante umori e i suoi seni dai capezzoli inturgiditi. Carlotta gli parlava di come tutto questo la facesse sentire frustrata, non più desiderabile, poco avvenente. Ma Ivan non riusciva a fare a meno di pensare al corpo nudo e fremente della sua amica, nelle situazioni che ella descriveva in maniera così minuziosa. Era dispiaciuto per lei, per quello che provava ma, al tempo stesso, l’eccitazione che quei racconti gli avevano causato offuscava la sua lucidità.
    
    Fu allora che la richiesta della ragazza lo colpì come un pugno allo stomaco. Era ormai tarda sera, le lacrime erano cessate da tempo e la rabbia aveva ceduto il passo ad una amareggiata rassegnazione. Carlotta, però, aveva ancora parole. ‘So bene che ormai è finita, ne ho preso atto e agirò di conseguenza. Ho solo un rammarico, cioè che quanto accaduto mi abbia distrutto come donna’. ‘Cosa intendi dire?’. ‘Be’, l’amore può finire, d’accordo. Ma il fatto che non abbia avuto reazioni alle mie provocazioni è avvilente. Non sono più una vent’enne, ma non credo di essere così orribile da non suscitare interesse in un uomo’, sibilò, fissando un punto indefinito dinanzi a sé. ‘Non lo sei, infatti. Io ti trovo bellissima. E non dovresti sminuire te a causa del comportamento di uno stronzo insensibile. Sono ...
    ... sicuro che non abbia reagito alle tue avances solo per farti un dispetto e non perché non l’abbiano stimolato. E’ impossibile!’. Lei lo guardò con gratitudine. ‘Posso chiederti una cosa?’. ‘Certamente’. Lei riprese dopo una lunga pausa e un sospiro, come a voler temporeggiare. ‘Sono mesi che mi manca di sentire un po’ di calore umano. Un corpo accanto al mio che mi riscaldi e mi faccia sentire al sicuro’. Ivan non la interruppe. ‘Tu sei l’unico del quale posso fidarmi. Dormiresti con me stanotte, nudi?’. Lui smise per un momento di accarezzarle i capelli, mentre la testa della ragazza premeva sul suo torace. ‘C-cosa? Ma’ tu’ sei sposata’ e poi’ siamo amici’ non voglio rovinare tutto’ e perderti’ sarebbe”. Lei si inserì in una delle tante pause delle frasi sconnesse pronunciate dal ragazzo: ‘Non voglio forzarti. Non dobbiamo far sesso se non ti va. Voglio solo dormire insieme. Ne ho bisogno. Ti prego’. Lo fissò con sguardo smarrito ed implorante e lui si perse nei suoi occhi di ghiaccio bollente. Aprì la bocca per replicare, ma non ne uscì alcun suono.
    
    Senza attendere una nuova obiezione, Carlotta si alzò, rapidamente sfilò la maglia e il pantalone della tuta, restando in intimo. Il suo corpo abbronzato faceva ancor più risaltare il reggiseno e le mutandine bianche che indossava e che lasciavano intravedere i suoi capezzoli e il suo pube. Quando sfilò il reggiseno, due mammelle abbondanti e dalle areole scure e larghe catturarono lo sguardo di Ivan, mentre il suo pene, già ...