1. Una mattina di primavera


    Data: 20/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: solo1965, Fonte: Annunci69

    ... stesso modo, la bacia, girai di faccia al muro e baciandola sul collo, da dietro, le misi la mano tra le gambe. Non aveva le mutandine e sentii subito la figa gonfia e bagnata. Iniziai a toccarla e più toccavo più si allagava e mentre la toccavo, mi sbottonai i pantaloni. Il cazzo era pronto e senza ulteriori pensieri, tirai su la gonna, la piegai ulteriormente in avanti ed infilai il mio cazzo duro tutto dentro quella figa piena di umori. Aspettai qualche secondo e poi inizia a scoparla. Fu velocissima, bastarono pochissimi colpi per farla venire una prima volta. La sentii vibrare tutta e quasi urlare dal piacere. Fu quasi un orgasmo liberatorio. Si filò dal cazzo e girò per baciarmi. Fu un bacio profondo, passionale, come di ringraziamento. La allontanai leggermente per spogliarmi completamente. Mi sedetti sul divano portandola con me. La feci inginocchiare ed avvicinai la sua testa al cazzo. Lo prese tutto in bocca ed iniziò a leccare e succhiare con passione lanciando mugolii di piacere. Sentivo il cazzo esplodere. Dopo pochi minuti non resistette più, non voleva sentirlo solo in bocca. Mi venne sopra, lo infilò dentro ed inizio a cavalcarmi con foga, con la foga di chi non vede un cazzo da tanto tempo. ...
    ... Mentre mi cavalcava le accarezzavo il bel culo e solleticavo il buchetto. Eravamo molto eccitati, mi sembrava di avere il cazzo di marmo, avrei voluto averlo talmente lungo da arrivargli in gola, e la sentii e vidi godere più di una volta. Sentivo il suo succo colarmi addosso. Ero eccitatissimo, toccarle il culo mi avevo fatto venir voglia di incularla. La feci scendere dal cazzo, la feci sedere al mio posto, le misi la testa tra le gambe ed iniziai a leccargliela. Aveva la figa gonfia e mentre la leccavo dal buco del culo fino al clitoride le infilavo un dito nella figa ed uno nel culo. Si muoveva in maniera incontrollata, ad ogni leccata si dimenava e gemeva dal piacere. Quando sentii che stava per venire, mi fermai le spinsi le gambe indietro, puntai il cazzo al culo e lo spinsi di colpo tutto dentro, facilmente, sembrava burro. Rimase un attimo senza fiato ma si riprese subito appena inizia a scoparla. I miei colpi erano sempre più violenti e profondi; ad ogni affondo il gemito di piacere era sempre più acuto. Continuai fino a venirle nel culo … godemmo insieme, una goduta liberatoria. Stremati, ci abbandonammo sul divano abbracciati. Prima di andar via mi confesso: “se non venivi ti avrei detto basta”. . 
«12»