1. Una donna per amico. Se telefonando.


    Data: 19/02/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Lucido De Lirio, Fonte: EroticiRacconti

    «…se telefonando io potessi dirti addio, ti chiamerei …»
    
    “Daria?”
    
    “Ciao Lu’…”
    
    “Aspettavo una chiamata … mi avevi chiesto un po’ di tempo per riflettere … ne è passato tanto …”
    
    “Hai ragione. Scusami”
    
    “Non hai ancora deciso?”
    
    “Non del tutto. Ma non è quello … è che cercavo di valutare un po’ tutto insieme, fare un quadro completo …”
    
    “Daria, ci stai girando intorno. E non è da te. Di solito sono io quello indeciso, confuso.”
    
    “Non sono indecisa, Lu’. Voglio solo essere chiara, farti capire bene.”
    
    “Forse allora dovremmo vederci. Sarebbe meglio”
    
    “Non cambierebbe molto, credimi. Sarebbe solo un pretesto per rinviare”
    
    “Quindi?”
    
    “Quindi … no, Lu’ … non me la sento. Meglio fare un passo indietro”
    
    “Daria, ci ho messo tanto, è vero. Ma alla fine ho capito di amarti. E adesso tu mi liquidi così … per telefono”
    
    “Intanto non ti liquido. Non ti sto dicendo di non farti più vedere. Quando vorrai farti una scopata sappi che non ti dirò mai di no.”
    
    “Oh, grazie. Molto gentile da parte tua …”
    
    “Non fare il sarcastico. Non lo sei e non ti viene bene. Anche io ti amo, Lu’ … ma il tuo modo di intendere l’amore non coincide col mio …”
    
    “E in cosa sbaglio? Perché è ovvio che il modo giusto è quello tuo …”
    
    “Ancora sarcasmo … smettila. Ho detto diverso, non giusto o sbagliato.”
    
    “Ok, ok … e spiegami le differenze, allora”
    
    “Lu’, tu sei una brava persona … una bella persona …”
    
    “Questa premessa mi fa temere un siluro in arrivo …”
    
    “Ti prego, ...
    ... fammi continuare. Dicevo che sei buono ma vuoi starmi troppo attaccato. Sei affettuoso ma asfissiante … forse è esagerata come definizione, ma l’idea è quella. Mi sento oppressa dalla tua presenza.”
    
    “Addirittura oppressa …”
    
    “Ma non in senso negativo … sei sempre presente, premuroso, affettuoso ma … non mi fai respirare”
    
    “Ok, basta dirlo. Posso essere meno oppressivo, posso lasciarti più spazio se è questo che vuoi. Almeno posso provarci, almeno dammi modo di provarci…”
    
    “Non prendermi in giro, anzi non prendere in giro te stesso. Alla tua età non puoi cambiare modo di essere. Potresti provarci ma sarebbe una forzatura, una finzione, un voler apparire quello che non sei”
    
    “Quindi pensi di conoscermi meglio di come mi conosco io?”
    
    “Non del tutto, ma quello che ti ho detto è evidente … e poi. E poi c’è anche …”
    
    “Cos’altro c’è?”
    
    “Tu hai un’idea del rapporto con la donna che mi spaventa.”
    
    “Oh … anche questo … ti spavento … “
    
    “Non tu … il tuo modo di volermi, quello che in poche settimane ho visto man mano venir fuori”
    
    “Intendi dire che ti avrei nascosto come sono?”
    
    “No, nascosto no. Ma molte cose non ce le siamo detti subito, sono emerse col tempo”
    
    “E sarebbe? Cos’è quindi che ti fa paura?”
    
    “Lu’, sinceramente … tu sei … possessivo. A te piace la donna che si fa controllare da te …”
    
    “Ehi! Ma che dici? Questo poi no, addirittura sarei … sarei … come vuoi chiamarmi? Padrone? Master? Dominatore? No, vabbè … questo proprio non dovevi dirmelo ...
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