1. Giovani guardoni crescono al circolo culturale


    Data: 16/02/2021, Categorie: Voyeur Prime Esperienze Tabù Autore: ExhibExplosion, Fonte: xHamster

    Il mio esibizionismo nacque così, quasi per caso...
    
    Io e mio marito ci eravamo da poco trasferiti nella graziosa cittadina di Pordenone. Avevamo qualche amico e conoscente ma dovevamo ancora ambientarci. All'epoca io avevo 27 anni e mio marito 30.
    
    Le prime persone con cui iniziammo ad entrare in confidenza furono alcuni vicini che abitavano sullo stesso pianerottolo del nostro condominio. Lei, Stefania, faceva un lavoro come segretaria part time, e nel tempo libero faceva sorveglianza pomeridiana presso un centro culturale, una sorta di oratorio a gestione civile, nel nostro ampio quartiere residenziale. Lo seppi quando, incrociandoci sulle scale una sera, scambiammo un paio di parole ed entrammo nel discorso di come io e mio marito avremmo voluto ambientarci di più in questa zona. Subito Stefania mi propose di andare a darle una mano; dopo poco iniziai ad andarci con lei, ma sporadicamente.
    
    Non c'era granché da fare: aprire o chiudere alcuni ambienti, gestire il prestito dei materiali (materiali sportivi, libri, materiali da cancelleria...) e talvolta sedare qualche futile lite tra alcuni frequentanti di quell'ambiente. Poche volte vi andai, più che altro per stare in compagnia di Stefania e darle una mano. Un pomeriggio di metà giugno lei mi chiese la cortesia di sostituirla e di fare tutto da sola perché aveva un impegno inderogabile. Accetai di buon grado, seppur con un po' di timore nel caso dovessi fare qualcosa che non sapevo ancora.
    
    E dunque eccomi ...
    ... lì. Visto il caldo afoso di quelle giornate vi andai con un bel vestitino di tela, e visto che porto una seconda, una bella seconda sincera, preferii usare una canottiera al posto del reggiseno, per stare più comoda. Quelle tre orette pomeridiane passarono tranquillamente, stavo in una stanzetta vicino all'ingresso dietro un tavolo con una sorta di bancone rialzato, un po' come quelli delle banche, così dietro quel bancone che mi separava potevamo tenere quello che ci portavamo (da leggere e mangiare) e poi si teneva bene in ordine il telefono, un vecchio computer, e la cassetta di sicurezza con tutti i mazzi di chiave dell'ambiente.
    
    Tutto bene, non c'erano nemmeno troppi giovani che gironzolavano, più che altro diversi ragazzi delle superiori che erano venuti a terminare le tesine (sempre all'ultimo sti giovani...) e altri che venivano a fare qualche tiro a pallone nel campetto. Alle 18.00, un'ora prima che fosse tutto chiuso, avevo chiuso il mini spogliatoio che lasciamo a disposizione di chi viene a giocare, e quelli che giocavano ormai se n'erano andati da un po'. Arrivò invece, subito dopo, tutto di corsa, questo ragazzo, probabilmente tra i 16 e i 19 anni, un po' in carne (ma non troppo) e che sembrava preso dal panico. Col fiatone mi disse:
    
    "Buongiorno, ha mica chiuso lo spogliatoio"
    
    io: "Guarda, ho appena riposto le chiavi"
    
    e lui sembrò ancora più preoccupato, allora gli domandai: "Di cosa hai bisogno?"
    
    lui: "Non trovo più il portafoglio, forse l'ho ...
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