1. Avviene e basta


    Data: 14/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... baccano e in modo accorto dal trambusto locale serale della zona, è in aggiunta a ciò funzionale e finanche ben servito dai servizi degli autobus, in ultimo e addirittura ben incastonato in una zona panoramica di grande bellezza paesaggistica. L’altro caseggiato, simile accanto al nostro, è invece distanziato suppergiù d’una dozzina di metri.
    
    La mattinata si svolge con il seguente e meccanico criterio: al mare suppergiù fino alle ore undici, a seguire con calma il pranzo, dopo la pennichella ristoratrice, dopo nelle ore pomeridiane chi ne ha voglia ancora verso il mare, più tardi il rientro, talvolta la cena fuori nella confortevole trattoria, per concludere la passeggiata sul corso consumando il succulento gelato nella zona pedonale, e alla fine si presenta la notte. In questa ripetitiva modalità vivevamo o dovevano trascorrere al meglio, le tre settimane di riposo e di svago nel bel pieno del mese di luglio. I nostri attigui coabitanti per la circostanza erano due maschi di trentacinque anni d’età, Antonello e Giovanni, ambedue scapoli che celebravano le meritate e sospirate ferie in maniera allegra, distesa e ridente, lasciandosi alle spalle i sacrifici tipici di chi lavora e sgobba costantemente tutto l’anno.
    
    I giorni di villeggiatura avanzavano, gradualmente eravamo arrivati al terz’ultimo giorno di ferie di quelli a nostra disposizione. Quella tarda mattinata io rincasavo dall’arenile con i ragazzi e con il mio consorte, con calma ho approntato un semplice ...
    ... pranzo, mentre tutti gli altri componenti riposavano. Quel giorno mi sentivo insolitamente energica e stranamente pronta all’arrembaggio, verso le cinque del pomeriggio il mio uomo mi domandò se fossi voluta andare con lui sul litorale assieme ai pargoli, tuttavia quel tardo pomeriggio non ero tanto invogliata di recarmi sulla riva, sicché definii il tutto scegliendo di restarmene in santa pace sotto l’ombra dell’enorme pino marittimo del giardino sfogliando delle riviste, poiché dentro il casolare l’arsura era insopportabile, viceversa là di fuori si stava decisamente meglio. Io ero collocata sopra uno sdraio di quelli reclinabili in legno e da lì potevo dominare la completa vista del grande loggiato suddiviso da una larga griglia di legno attorniata dalla siepe rampicante, dove però si scorgeva la parte esterna dell’edificio poco staccato utilizzato da Antonello e da Giovanni, due splendidi e cortesi giovani assai garbati, che ogni mattina mi davano il buongiorno salutandomi per nome allorquando s’allontanavano per dirigersi verso la costa.
    
    Io essendo completamente concentrata e meditabonda nelle mie letture, ben presto m’accorsi del loro rientro dal bagnasciuga udendo i loro discorsi, li vidi entrare nell’edificio, dopo qualche istante Antonello comparve nel giardino facendo scorrere l’acqua della doccia esterna, adibita per l’occasione esclusivamente per il periodo estivo. Io ho seguitato a scorrere con gli occhi gli opuscoli, per tutto il tempo che avvertivo scorrere lo ...
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