1. Prima notte di una puttana


    Data: 12/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... battere più forte, per regolarizzarsi solo una volta resasi conto che il veicolo in transito non si sarebbe arrestato al loro cospetto. Dopo tanti spaventi, però, i suoi timori presero forma, identificandosi in una grossa auto scura che rallentò e si fermò davanti a loro. Il vetro si abbassò, e Briana e Gratiela poterono vedere il volto di un uomo sulla cinquantina dall’aspetto anonimo che le fissava. La donna si avvicinò di qualche passo. ‘Che desideri tesoro?’. Gli occhi dell’uomo saltarono rapidamente dall’una all’altra. Briana teneva lo sguardo fisso al terreno e le mani giunte, come se pregasse di cavarsela nuovamente. Il sangue le si gelò nelle vene quando sentì l’uomo pronunciare le sue prime parole. ‘Entrambe’. Gratiela lo guardò con sospetto. L’uomo parve interpretare i suoi dubbi quando aggiunse: ‘I soldi non sono un problema’. L’uomo accostatosi non aveva apparentemente nulla di inquietante. Era un cinquantenne abbastanza giovanile, con qualche chiazza bianca tra la folta chioma scura e un viso normale, somigliante a mille altri. L’unico tratto distintivo erano gli occhi. Di un grigio-azzurro quasi innaturale. Profondi, chiarissimi, volutamente inespressivi. Gratiela avvertì un brivido lungo la schiena nel sentirsi scrutata da lui, una sensazione che non le permetteva di essere del tutto tranquilla. ‘Si nasconde qualcosa dietro quegli occhi. Qualcosa che non mi piace. Tuttavia’, pensò, ‘gli affari sono affari, e il tipo non è neanche male alla fine’. Confortata ...
    ... da questi pensieri si avviò verso l’auto, toccando con una mano la schiena di Briana per indurla a fare lo stesso.
    
    Mentre le due si avvicinavano, l’uomo guardò attentamente la più giovane, poi le chiese: ‘Sicura di essere maggiorenne? Mi sembri piccola’. In sua vece si affrettò a rispondere Gratiela: ‘Tranquillo amore, ha compiuto diciott’anni da qualche mese’. In effetti, Briana aveva una parvenza adolescenziale. La statura ridotta, un volto che pareva di porcellana tanto era bianco e luminoso, i lunghi capelli corvini e la totale assenza di trucco le conferivano l’aspetto di una ragazzina, facendole dimostrare tre o quattro anni in meno di quelli che realmente aveva. ‘Sei molto bella’, aggiunse l’uomo, in tono stranamente educato. Ancora una volta fu Gratiela a prendere la parola: ‘E tu sei molto fortunato, visto che sarai il suo primo cliente. Oggi è il suo primo giorno di lavoro’.
    
    Briana non aveva neanche guardato negli occhi il conducente dell’autovettura. Teneva lo sguardo basso e avanzava con passo lento ed incerto verso il mezzo. Neppure l’apparente gentilezza di quello che sarebbe stato il suo primo cliente riusciva a tranquillizzarla. Considerava ripugnante Gratiela per quello che era il suo modo di vivere, e rabbrividiva al solo pensiero di potersi ridurre come lei. ‘Per un inganno. Mi trovo qui per un inganno. E io sono stata una stupida’, furono le uniche cose a venirle in mente, mentre cercava di trattenere le lacrime.
    
    Giunte in prossimità dell’auto, ...
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