1. AH LA PIPI’ : premmesse dal web


    Data: 10/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... per tutto il tempo e quando finalmente uscì da quella enorme dimora, si sentiva scoppiare.
    
    Appena uscita l’urgenza passò ad uno stadio ulteriore.
    
    Stadio 7. Braccia incrociate nell’illusione di riuscire a trattenerla meglio. 600 mlCorreva verso casa, ma il suo bisogno di fare pipì era così urgente che a un certo punto dovette interrompere la corsa, per incrociare le gambe e premersi le mani sul pube, onde evitare che la vescica cedesse.
    
    Stadio 8. Una mano sul cavallo dei pantaloni o della gonna per bloccare imminenti perdite. 700 ml
    
    Stadio 9. Danza della Pipì 800 ml
    
    Stadio 10. Emergenza. 900 ml
    
    Stadio 11. E’ lo stadio finale. La vescica ha raggiunto il suo massimo limite di continenza. Oltre quel livello, incominciano le contrazioni e le perdite. 900 ml
    
    Stadio 12: cedimento della vescica. 1000 ml
    
    Quando una persona incomincia a farsela letteralmente addosso. La vescica di Barbie cedette e la pipì incominciò a fluire, prima a gocce, poi a getti, poi a torrenti, poi a fiumi, infine a cascate del Niagara, creando un enorme lago dorato per terra.
    
    E’ possibile tuttavia, in casi di forte capacità della vescica, resistere fino a 1500 ml.
    
    Per misurare la capacità di contenimento e resistenza della propria vescica e vedere a che punto si perde il controllo di essa e si incominciano ad avere perdite involontarie di pipì (in pratica si incomincia a farsi la pipì addosso), c’è una prova molto semplice:
    
    1) Bevete molta acqua fino a quando non raggiungete ...
    ... un bisogno estremamente urgente.
    
    2) A quel punto sedetevi a cavalcioni di una sedia, avendo il petto o il mento appoggiati allo schienale, e in questa posizione dedicarsi ad attività al computer, cercando quindi di distrarsi.
    
    3) In genere in quel momento scattano le prime perdite: quando si fanno consistenti allora si utilizza una bottiglia vuota da un litro e mezzo per misurare la quantità di urina contenuta nella vescica.
    
    Tali punti sono stati comprovati da un esperimento che ho condotto su me stesso.
    
    In una giornata di riposo, in cui ero solo in casa, ho verificato quanto segue.
    
    Ho fatto pipì alle 11 del mattino e poi ho aspettato, bevendo, nell’arco della giornata, più di due litri di acqua e di altre bevande contenenti caffeina, la quale è un diuretico.
    
    Ecco il resoconto dell’esperimento con gli status inglesi a fianco:
    
    11.00: Vescica appena svuotata. “Empty”
    
    15.00: Vagamente consapevole della mia vescica. “Dimly aware”
    
    15.30: Consapevole di avere bisogno di fare pipì, ma di poterla tenere senza problemi. “Aware”
    
    16.30: Mi scappa la pipì e in condizioni normali andrei a farla, ma c’è l’esperimento. “Need”
    
    17.00: La pipì mi scappa forte. Il bisogno è diventato urgente. “Unconfortable” “Urgent”
    
    17.30: Mi scappa più forte. Devo pisciare con urgenza.”Had to pee badly” “Crossing my legs”
    
    17.45: Mi scappa fortissimo. Una pipì assurda. Pisciata in canna. “Had to pee really badly”
    
    18.00: Mi scappa una pisciata enorme. Una gran pisciatona. ...