1. Uno spettacolino ripreso solo per Lui


    Data: 08/02/2021, Categorie: Autoerotismo Autore: leielui, Fonte: RaccontiMilu

    L’uomo aveva la mano che gli tremava in modo quasi impercettibile mentre con un clic del mouse apriva quella mail appena arrivata.
    
    Nessun oggetto, nessun testo, solo il mittente era facilmente riconoscibile: era la sua donna.
    
    Vide l’estensione del file allegato e rimase un attimo stupito: era un video e non una foto, come le aveva chiesto lui.
    
    Sentì il pene che già si induriva al solo pensiero di cosa avrebbe potuto aver fatto quella porcellina della sua fidanzata, e si guardò attorno: era al lavoro e non poteva rischiare di essere beccato con l’uccello eretto dal suo capo o da uno dei colleghi.
    
    Decise quindi di non aprire il file fino a che non fosse stato al sicuro da occhi indiscreti tra le mura di casa, e di lasciar passare la prepotente erezione che lo aveva colto, e che gli causava quasi dolore per la costrizione a cui era sottoposto il suo membro turgido.
    
    Cercò di riprendere a lavorare normalmente, ma faticava a concentrarsi: il pensiero gli tornava in modo ossessivo a quella mail, e lo teneva perennemente in uno stato di leggera eccitazione, cosa che, per altro, provava già da qualche giorno. Da quando, cio&egrave, aveva scoperto che alla sua donna piaceva provocarlo con frasi spinte, inviate via sms, che lo mandavano su di giri e lo costringevano a farsi una sega al giorno leggendo quelle parole così eccitanti per lui. Lei gli raccontava di come avrebbe voluto succhiargli il cazzo, andando su e già con la sua boccuccia sull’asta di lui, e di come ...
    ... avrebbe voluto dissetarsi bevendo il suo sperma’ poi alludeva a quanto avrebbe voluto impalarsi sul suo uccello, per godere insieme. Questi ed altri pensieri sconci, a cui lui rispondeva altrettanto ardentemente, descrivendole lunghe leccate alla sua passera, avevano il potere di farlo restare col cazzo dritto per lunghissimi periodi!
    
    Finalmente, dopo una giornata che gli parve infinitamente più lunga del solito, e in cui non riuscì a combinare assolutamente nulla, rischiando anche una ramanzina dal capo che lo vedeva un po’ svagato, l’uomo pot&egrave uscire dal luogo di lavoro e dirigersi verso casa.
    
    Era impaziente di arrivare e percorse i due chilometri di strada che lo separavano dal traguardo a piedi, per fare prima, il respiro accelerato forse a causa del passo affrettato, o forse a causa dell’eccitazione che sentiva salirgli nuovamente a poco a poco.
    
    Giunto a casa, si spogliò completamente e si distese sul letto, il portatile accanto a sé; aprì la casella di posta elettronica e fissò lo sguardo sulla mail tanto agognata, così a lungo che gli occhi iniziarono a bruciargli.
    
    Inspirò profondamente e finalmente aprì l’allegato.
    
    Vide la sua fidanzata che avviava la ripresa e poi si sedeva sul divano davanti all’obiettivo: indossava la sottoveste di seta nera che lui le aveva regalato qualche tempo prima.
    
    Deglutì godendo di quella visione già arrapantissima e si afferrò il pene con una mano, stringendolo per farlo indurire ancora di più; poi iniziò a massaggiarne ...
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