1. E vuoi da bere


    Data: 26/01/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... dolcezza e arroganza nello stesso momento.
    
    Istintivamente metto una gamba intorno a lui, voglio sentire meglio quell’uccello duro.
    
    Per la prima volta capisco che finiremmo a scopare, un'altra volta.
    
    Infilo la mano dentro i suoi pantaloni e accarezzo la sua asta.
    
    Si indurisce ulteriolmente sotto le mie dita.
    
    Lui mi chiede un pompino, mi rifiuto, penso ancora a quella donna.
    
    A chinarsi è lui, mi abbassa i leggins, mi scosta le mutandine e me la lecca. Sento la lingua scorrere sul mio apparato riproduttivo. Mi dice che lì il mio sapore è ancora più intenso.
    
    Mi allarga le gambe. Abbassa le mutandine e mi penetra con la lingua. Sono mesi che non mi lecca, sa che si deve far perdonare. Le sue mani mi accarezzano le cosce.
    
    La voglia di andarmene e la mia arrabbiatura sono passate.
    
    Si rialza, continua ad accarezzarmela. Mi alza il maglione, sento i brividi del freddo. Mi viene la pelle d’oca. Non si ferma lì, mi toglie tutto, le mie tette sono scoperte, di sicuro mi prenderò un raffreddore.
    
    Mi guarda e me le accarezza lentamente. Mi stuzzica i capezzoli.
    
    Lo voglio, voglio il suo cazzo, gli sbottono i pantaloni che cadono sul pavimento, gli abbasso le mutande, vedo il suo cazzo eretto, è bello come la prima volta di tanti anni fa. Lo prendo in mano.
    
    Lo sego. Cerco di farlo meglio della tipa, deve capire che io sono meglio di lei, anche se dentro di me credo, anzi spero, che lo sappia già.
    
    Con un gesto rapido si libera della trappola infernale ...
    ... che corrisponde al vestiario inferiore. Io ho ancora i leggings sul ginocchio, metto a provo la loro elasticità.
    
    Mi prende in braccio, come se fossi una sposa novella da accompagnare all’interno della casa, come una vecchia tradizione, mi posa sul materazzo. Si spoglia anche lui. Si sdraia sopra di me e ci copre con la coperta.
    
    Esattamente come quella serata meravigliosa di anni fa. So che spesso i ricordi, si mischiano con i sogni. Lui mi penestra.
    
    I suoi movimenti sono lenti e precisi, come se volesse rimarcare che io non sono la sua solita puttana.
    
    Mi spinge le mani all’indietro, che appoggiano sul gelido pavimento. Mi lecca i capezzoli, conosce bene i miei punti deboli, ci gioca con la lingua, poi torna a baciarmi.
    
    Ora i nostri petti sono in contatto, sento chiaramente battere il suo cuore con il mio, il nostro ritmo è sincronizzato, questo vorrà dire pur qualcosa.
    
    Sarà il posto, saranno i ricordi che si insinuano nel mio cervello, mi sento immersa in un sogno. Penso a pure a quando saremmo sposati, arrivo pure a immaginare i nostri figli. L’immagine dell’altra donna inizia a dissolversi, non sono più arrabbiata, anzi la mano di lei sul suo cazzo mi eccita.
    
    “Spingi più forte” – Sembra che non mi ascolti, continua con la sua dolce lentezza.
    
    Gli afferro le chiappe e lo spingo a me. Riconoscerei il suo pene e il suo modo di scoparmi anche a occhi chiusi.
    
    Le mie gambe si incrociano sulla sua schiena. Ora sento tutta la sua potenza. Continua a baciarmi ...