1. Il mio taccuino


    Data: 21/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... infuria rovente e silenzioso tra le mie cosce:
    
    ‘Piero accomodati, mettiti a tuo agio, fa’ come ti pare’ – gli rivelo io con lo sguardo languido e sfibrato.
    
    Le confessioni e i desideri sessuali che m’aveva riferito tempo addietro, disfano smantellando radicalmente la mia mente, facendomi dissipare e smarrire ogni regola inibitoria imposta, inflitta a ragion veduta peraltro dalla comune morale e dai soliti e insensati insegnamenti.
    
    ‘Hai voglia di scopare?’ – gli chiedo io senza mezzi termini punzecchiandolo.
    
    Piero mi squadra confuso, sbigottito e forse un po’ turbato, dal momento che dopo l’istante di glaciale silenzio irrompe nella stanza, dopodiché in modo bizzarro e al tempo stesso brillante mi risponde:
    
    ‘Ester cara, io ti garantisco e ti giuro che sono qui per questo motivo. Non vedevo l’ora che mi capitasse un’analoga opportunità.’. Io nel frattempo incito Piero ad accomodarsi nella stanza da letto.
    
    ‘No, io bramo tantissimo scoparti invece sopra il tavolo, qui in cucina, adesso’ – ammette e confessa lui in modo risoluto senza scorciatoie né tentennamenti.
    
    Io inizio frattanto a sbaciucchiarlo con irruenza e intanto lo denudo, dopo lui m’innalza di peso deponendomi sopra il tavolo, mi bisbiglia termini inverecondi, osceni e scurrili mentre scopre le mie membra, in quanto sono seduta con le gambe divaricate a dismisura, in quel momento Piero avvicina il cazzo alla mia pelosissima fessura acciuffandomi saldamente mentre afferma:
    
    ‘Ho un’impazienza, ...
    ... una smania di fotterti davvero a più non posso’ – mi rivela lui in modo accalorato.
    
    Io sono eccitatissima, agguanto in mano il suo cazzo incominciando a sfregarlo per tutta la lunghezza.
    
    ‘Ah però, com’&egrave diventato duro’ – gli comunico io già pronta a dovere.
    
    Piero mia bacia bruscamente, dopo io faccio penetrare il cazzo nel mio addome facendolo slittare garbatamente, da ultimo scopiamo come delle belve senza contegno, senza padronanza, beneficiando della circostanza per saziare l’incontentabile appetito sessuale di ambedue e dopo quasi mezz’ora di focoso amplesso io raggiungo l’acme del piacere strepitando il mio piacere:
    
    ‘Da come vedo t’ho fatto inzuppare per bene’ – mi ribatte lui appagato.
    
    Io mi sento una vera mala femmina, sono altamente esaltata e infervorata, perciò decido di farmi trafiggere anche lo sfintere:
    
    ‘Infilamelo ancora, su dai, perché ho ancora voglia del tuo cazzo’.
    
    Io lo scongiuro mettendomi nella posizione della pecorina sul ripiano e aprendo bene le chiappe con entrambe le mani, per il fatto che Piero non se lo fa ribadire: in un baleno il suo cazzo &egrave stabilmente agganciato nelle mie viscere, mentre le sue mani circondano le mie tette. Lui mi scopa con grande maestria e consumata professionalità, poiché io non avverto sofferenza alcuna, poiché sento il suo scroto battere contro le mie chiappe quando s’insinua in fondo, dato che &egrave una vera e propria libidine. A dire il vero Egidio non &egrave mai stato così garbato né ...