1. L'androide


    Data: 20/01/2021, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    Michele: impiegato, abbastanza sfigato, non cuccava mai.
    
    Un fisico anonimo né magro né grasso, pelosetto, alto, capelli pochi e scuri, miope quindi con occhiali neri alla Allen, insomma un fantasma d’uomo.
    
    Lui era stato scelto per un esperimento proprio per questo suo essere anonimo e non lo sapeva, se tutto andava come doveva, lui non lo avrebbe mai scoperto.
    
    Fu pedinato e appena scoprirono dove abitava, una volta recatosi al lavoro, entrarono nella sua abitazione per prendere nota del luogo dove si sarebbe tenuto la sperimentazione, piazzare le microcamere e varie antenne di comando.
    
    Ok era tutto pronto per entrare in scena, si doveva solo creare l’occasione giusta perché Michele si portasse a casa l’oggetto da testare.
    
    Un’ androide…un ginoide per essere precisi, si perché il robot in questione aveva sembianze femminili.
    
    Bellissima. Un concentrato di desideri maschili, una Barbie vivente se non per il particolare che era un robot comandato dall’esterno. Era appena stata assemblata e una squadra di tre persone (Marco, Fabio, Maggie) l’avrebbe guidata da un laboratorio.
    
    Il test: una serata con un umano, Michele.
    
    Via Solferino, l’enoteca preferita dal soggetto, lei era seduta al bancone, vestita con minigonna e camicetta attillata, sandali con tacco stratosferico, capelli biondi raccolti in uno chignon semplice, era perfetta e infatti tutto il pubblico maschile era fisso su di lei che giocava con un bicchiere di vino bianco, lo faceva girare, lo ...
    ... annusava, appoggiò le labbra sul bordo e le bagnò del liquido.
    
    Quelle labbra diventate lucide, rosa, piene, sembravano un’insegna al neon, erano ipnotiche. Un respiro sospeso collettivo bloccò tutto il locale, silenzio…Poi Michele entrò e ruppe l’incantesimo, tutti riniziarono a respirare normalmente e a chiacchierare.
    
    Postazione: Eccolo, è arrivato! Concentriamo l’attenzione su di lui.
    
    Midori (casa di produzione giapponese), spostò lo sguardo su di lui che incurante si sedette di fianco a lei, ordinando un calice di bonarda e un tagliere di formaggi.
    
    Un formicolio gli prese il collo, si sentiva osservato. Girò appena lo sguardo e la vide. Bella, bellissima. Sorridente...a lui? Che non se lo filava nessuno?
    
    Si girò dalla parte opposta per vedere se qualcun'altro fosse l'oggetto della sua attenzione.
    
    Nulla, nessuno, era proprio lui che lei continuava a guardare sorridente, inebetita. Lui a quel punto non indugiò, gli tese la mano e si presentò:
    
    "Ciao io sono Michele, piacere!" , lei la strinse, "Piacere, Midori".
    
    Midori? Che cavolo di nome aveva? Era giapponese! Ma lei di orientale non aveva nulla, così le chiese il perché del nome e da lì iniziò una piacevole conversazione, lui beveva e mangiucchiava nel mentre, si rilassò, lei era simpatica e non se la tirava per niente.
    
    Postazione: " ok, tutto bene si sta bevendo le nostre cazzate!"
    
    Passarono un'oretta a chiacchierare, dei loro interessi, della musica, Michele ad un certo punto si rese conto di non ...
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