1. Il passato nel presente


    Data: 20/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    ... prostituta da strada.
    
    Salgo in auto con lui, Luca, 23 anni, calabrese, tipo spiccio, pochi minuti e siamo al bar che frequenta, scendo, imbarazzata, non è il mio mondo, ma è la vita che voglio fare, entriamo, una moltitudine di prostitute, viados, trans, di tutto e di più, una Babele.
    
    Entro, mi presenta amici, conoscenti, mi offre da bere, e poi ci appartiamo, in un piccolo ufficio, io lui e un vecchio bavoso, chiude la porta e inizia, bene Paola, tu da oggi lavori per noi, due sere alla settimana, la tua zona è il monumentale, ci sarai tù e altre 5 ragazze, e si mette a ridere, capisco, sono ragazze come mè, la tua tariffa è... e la nostra parte è.... lo guardo, mi metto a ridere, tesoro quella cifra la guadagno in un giorno, penso tra mè e mè, ma accetto, la voglia di prostituirmi per strada è troppa, è il mio sogno, e così, dopo circa un'ora sono sul marciapiede.
    
    Be cosa dire, 5 anni di marciapiede, partita da due sere settimana, finite con 5 sere settimana, sono state stupende, ho conosciuto uomini fantastici, super dotati, che per scoparmi, impiegavano tanto tempo, ma entravano, mini dotati, che godevano nella mia bocca, gay, come mè, trav nascoste, stalloni, uomini sposati con figli, un universo di uomini.
    
    Col tempo, poi avevo una cerchia di affezionati, che, conosciuti con il tempo, avevo permesso libertà particolari, alcuni, non usavano più il preservativo, bevevo il loro sperma liberamente, e mi venivano dentro liberamente, altri, mi incontravano fuori ...
    ... lavoro, gratis, altri, mi portavano a feste, e li, mi legavano, e mi stupravano in gruppo, come io volevo.
    
    Poi il tempo passava, io col lavoro avevo sempre meno tempo, e quindi concluse quel capitolo della mia vita sessuale.
    
    Non che no avessi altre esperienze, anzi, ma diciamo esperienze non durature, fino a questa estate, che come al solito, passiamo in famiglia al mare, in un paesino sopra Rimini, e lì, dopo circa 48 anni, rivedo lei.
    
    La fata dei miei sogni, l'ispiratrice delle mio prime seghe, colei che avrei voluto come compagna, Angela, dodici anni più di mè, amica di famiglia da sempre, della mia famiglia iniziale, la bambina, che raccontava, mi cambiava i pannolini appena nata, e che mi ha vista crescere ancora maschio, e che ho visto da subito come una parte della famiglia.
    
    Avevo circa 14 anni, quando lei si è sposata, infrangendo i miei sogni di giovane maschio, era bella con il suo abito bianco, aveva 26 anni, stupenda una vera donna, e poi una volta sposata, partì con il marito, seppi che partorì deu figli, e che rimase vedova verso i 60 anni, ma nessuna altra notizia.
    
    Eccola davanti a mè, stupenda, 70 anni, certo, ingrassata, il seno ormai cadente, ma sempre, ai miei occhi, stupenda.
    
    Mi fermo, la guardo, lei mi riconosce, mi abbraccia, ecco, mi si riaccende l'amore per lei, la abbraccio, forse troppo stretta, lei mi guarda e mi dice, ma come non sei gay? la guardo, mi crolla tutto, ma dici, si sono frocio, ma tu sei l'unica donna della mia vita, ti ...