1. Storia di cronaca ordinaria


    Data: 20/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Consolidato, Fonte: RaccontiMilu

    La casa si trova in una collina appena fuori dalla città.
    
    Ci sono arrivato a fatica, tra un muro a secco e un’edicola religiosa maltenuta, guidato dal navigatore che non conosce (nemmeno lui) questi meandri a poca distanza dalla civiltà e ad un passo dal paradiso. L’invito era molto tranquillo: ‘Vieni a bene un aperitivo da me, c’&egrave un bel tramonto’. Ho accettato con piacere, convinto che in ogni caso avrei chiuso quella giornata pesante con una bevanda rilassante.
    
    Arrivo davanti al cancello che &egrave aperto e percorro i pochi metri che mi separano dal parcheggio assaporando la splendida visuale. Sembra di essere davvero fuori dal mondo, eppure cinque minuti fa ero tra semafori ed incroci affollati.
    
    Lei mi aspettava fuori casa, in un salotto all’aperto rivolto verso il sole cadente. Ci abbracciamo come amici e percepisco un calore in lei unito ad un ottimo profumo di cui non ha lesinato nell’uso cospargendo il collo e l’interno dei polsi. Una fragranza acuta e al tempo stesso speziata, quasi orientale. Gli occhi sono sottolineati con matita nera ed un effetto smokey eye molto intenso nella palpebra. Nessun rossetto, o almeno non colorato, magari trasparente. Vestita di un abito fasciante, tutto bianco, incrociato sul seno fino alla vita, lungo fin sotto il ginocchio. Scollo generoso che non nasconde nulla. I capelli biondi scendono fino alle spalle in una sorta di caschetto lungo vaporoso. Scarpe basse. Ma come potrebbe altrimenti? E’ altissima, forse lo ...
    ... fa per non intimorire i suoi interlocutori. Già così li intimorisce non poco con quello sguardo penetrante.
    
    Mentre faccio questo ragionamento mi scopro, colpevolmente, a pensare come potrebbe essere Lei vestita solo con una giacca chiodo tipo biker di pelle nera e fodera di raso rossa, aperta quel tanto da lasciare vedere il seno abbondante, corsetto in cuoio con stringhe rosse di raso e nulla sotto, stivali cuissardes alti fin sopra il ginocchio con tacchi vertiginosi sottili. La giacca stringe in vita e da quella partono i fianchi generosi e bianchissimi, lasciando lo sguardo libero di vagare su quelle forme e su un sesso scoperto e curatissimo quasi completamente depilato. Nella mia personalissima immagine onirica Lei ha un rossetto molto forte rossissimo che mette in evidenza le labbra carnose. Questa immagine, apparsami mentre incede altezzosa davanti a me, &egrave solo un lampo che mi sconvolge e che ricaccio dentro la mia mente nel mio lato più torbido.
    
    Mi fa fare un giro della casa passando dal salotto e portandomi in cucina dove ha apprestato un piccolo tagliere per preparare fettine di salame e qualche pistacchio che accompagneranno un vino bianco. Nell’entrare in casa volge un ultimo sguardo all’esterno e incontra quello del cameriere-casiere di etnia non caucasica. Quello saluta avvisando che sta per lasciare la casa.
    
    L’idea di essere solo con Lei stimola nuovamente il mio lato torbido e l’immagine di prima, che pensavo ormai persa, ritorna dalla mia ...
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