1. Quel sapore di ventenne olandese (parte 4)


    Data: 17/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PifferaioMagico, Fonte: EroticiRacconti

    Le sorprese erotiche sono come le ciliegie, una tira l'altra. Alla cena di Capodanno, indovinate chi è la M-I-L-F che fa da accompagnatrice al gioielliere Filippo? La maestosa Emanuela De Carlo, l'elegante "contessa" dai capelli color miele, che l’anno scorso aveva infuocato il mio cazzo in una travolgente orgia nello studio del nostro dentista di fiducia. Sì proprio lui, il dentista, quell'impeccabile professionista dell'odontoiatria che, per la cronaca, si trombava senza pudore la figlia-segretaria (per un ripasso dei fondamentali, date una letta al racconto "La segretaria del dentista").
    
    Questa volta la De Carlo, invece di presentarsi con minigonna e stivali tacco dodici (e senza mutandine), indossa un abitino blu cobalto di Versace, con sandali dal tacco vertiginoso griffati Casadei. Ciò che mi sconvolge non è tanto che lei conosca Filippo (è una perfetta cliente per una gioielleria a pochi passi da piazza di Spagna) o che faccia finta di non avermi mai visto in vita sua. Il fatto che mi fa sgranare gli occhi è che sia un'amica di mia moglie. Una conoscenza tra l'altro non occasionale.
    
    – Sylvie, tesoro... Che piacere rivederti. Che fantastico vestitino rosso... Filippo mi ha voluto fare una sorpresa, non sapevo che sarei venuta a casa tua!
    
    – Emanuela, mon amour... Sei sempre bellissima, fatti vedere... Insolita comme d'habitude, vestita di blu proprio la sera di Capodanno.
    
    Quando la contessa incrocia il mio sguardo imbarazzato, con classe infinita deglutisce ...
    ... senza dare nell'occhio. Poi si riprende e con voce flautata pronuncia:
    
    – E questo bel signore dev'essere tuo marito... Me ne avevi parlato ma non immaginavo che fosse così giovane!
    
    – Oh ouais, lui per tutti è Piff. In verità è giovane soprattutto di gusti. Poi capirai meglio.
    
    – Che gentile che sei tesoro – sorrido a mezza bocca, per poi rivolgermi radioso alla De Carlo, ancora più alta di come me la ricordavo. Quando cioè, accovacciata sulla moquette del dentista, mi offriva a pecorina (per carità, con nobile eleganza) il suo inestimabile orifizio anale. – Venga madame, si accomodi in soggiorno. Anche tu, Filippo... Ma che bella sorpresa...
    
    – Caro – interviene Sylvie – ti vedo un po' imbarazzato. Mentre porto le tartine, tu vai a chiamare gli altri due ospiti, sono nella stanza della musica.
    
    La stanza della musica è un capriccio di mia moglie. Sembra una sala prove per ballerine, con il parquet a terra e gli specchi alle pareti. Sui lati, due piccoli altoparlanti dispensano musica caraibica. Al centro, a ballare e flirtare sculettando con movimenti salseri, ecco gli ultimi due partecipanti alla serata da mille e una fregna: l'olandesina Famke (minigonna di pelle nera, stivali a mezza coscia, perizoma di seta bordeaux e camicetta bianca aperta sul reggiseno coordinato) e Santiago detto Thiago, il mitico istruttore di merengue di mia moglie, in diretta (lui e il suo cazzo telescopico) dalle spiagge di Santo Domingo.
    
    – Hola chico, era orrra che arrivassi! Nel ...
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