1. Mia Zia


    Data: 18/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    Mia zia 40 anni una bella donna, 4 di seno, belle gambe lunghe, un culo sodo e pieno e l'adorabile passione per le gonne con spacco, calze con la riga nera dietro, reggicalze e scarpe decoleté con tacco a spillo altissimo.
    
    Ho sempre avuto un buon rapporto con lei, viveva nell'appartamento sopra al mio e eravamo spesso l'uno a casa dell'altro. Lei era separata, una figlia, gran gnocca davvero, ed era spesso sola a casa, quindi di tanto in tanto salivo da lei per passare la serata davanti alla Televisione.
    
    Una sera mi telefona e mi chiede se passo a prenderla dall'ufficio perchè ha l'auto in officina, accetto volentieri anche perché lavoriamo nella stessa zona e il suo ufficio mi rimane di strada, ci accordiamo per l'orario e mi dice di aspettarla davanti all'ingresso.
    
    Arrivo all'appuntamento con una mezzoretta di anticipo, quindi decido di salire in uficio con la speranza che si fosse liberata pure lei o comunque di prendermi un caffé. Una volta nell'ufficio, lo trovo deserto, non c'era anima viva, decido quindi di farmi il famoso caffè alla macchinetta e aspetto qualche segno di vita.
    
    Spazientito dopo 15 minuti buoni, prendo a girare per i locali, fino a che non sento del lamenti provenire da dietro una porta. Appoggio l'orecchio per sentire meglio e scopro che la porta è solo accostata, sbircio e non credo ai miei occhi!
    
    Mia zia, splendida come sempre era a 90 gradi, le splendide gambe inguainate nelle solite arrapantissime calze, con il busto appoggiato alla ...
    ... scrivania, mentre il suo capo la montava di brutto! Ero basito e subito ho avuto un'erezione potente, quando poi ho sentito il suo capo dire: "Ti piace quando ti spacco il culo eh vaccona?" e mia zia rispondere: "sii siiii, spingi!" a momenti vengo nelle mutande senza nemmeno toccarmelo.
    
    Scendo in auto temendo che mi scoprissero e aspetto la zia con 1000 pensieri per la testa; quando salita in macchina mi da il consueto bacetto di saluto sono quasi pronto a saltarle addosso ma mi trattengo, anche se le sue splendide poppe sono bene in evidenza nella scollatura e lo spacco della gonna generosamente aperto fino al merletto della calza. Lei si accorge che c'è qualcosa di strano in me e per tutto il viaggio mi tortura chiedendomi come mai ero così strano. Io invento una scusa, un problemino al lavoro e chiudo la discussione, lei di rimando mi chiede se le faccio compagnia per cena visto che la figlia è fuori. Accetto e ci fermiamo qui e la a comprare qualcosa da mettere sotto i denti e noleggiare un film per la serata.
    
    Arrivati a casa ceniamo subito e dal momento che
    
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    lei non si è messa in libertà, io non perdo occasione per far cadere di tanto in tanto qualcosa, per sbirciarle tra le gambe. terminato di cenare mi porge il caffè e mi si siede sulle ginocchia, intenzionata seriamente a sapere di più riguardo al mio presunto problema al lavoro. A quel punto si scoprono gli altarini, il pensiero di quello che ho visto prima, il suo culo caldo sull'uccello, finisce che ...
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