1. La nipote monaca.


    Data: 16/01/2021, Categorie: Etero Autore: Franco018., Fonte: EroticiRacconti

    ... clistere. Vado in bagno, riempo la pera di gomma da due litri e, preso il tubetto del gel, vado dritto da lei che trovo stesa sul letto col vestito tirato sui fianche e le mutandine abbassate a mezza coscia. Che sudorino mi crea lo spettacolo! Con quelle cosce marmoree e le natiche polpose! Poso la pera e le allargo le cosce che accarezzo brevemente ma con tanta voglia di leccarle dalla figa alle caviglie, poi prendo il gel che cospargo col dito sull'ano che istintivamente si stringe e le infilo tutto il dito per ungerla anche dentro. Ungo la cannula rigida e grossa e gliela infilo dentro, lentamente, godendomi i suoi urletti di dolore. Quando è tutta dentro, faccio pressione sulla pera che manda dentro i due litri di acqua e camomilla. Lei geme per il dolorino creatole ma io le accarezzo le natiche rassicurandola che sto per finire ma starei lì a massaggiarla per ore ancora. Terminato il clistere lei sta per alzarsi ma la consiglio di attendere un poco e, posata la pera, la faccio girare a pancia sopra e la massaggio fino a scendere all'inguine e ... "involontariamente", le carezzo il pelo e le accosto un dito al suo grilletto che subito si drizza gonfiandosi. Continuo a scendere un poco e le infilo il dito in figa e lei ansima e sbrodola succo di figa che mi bagna la mano ma continuo a toccarla e, fattomi coraggio, ...
    ... le vado a baciare i seni e lei s'irrigidisce ma io la stuzzico ancora al clitoride e poi risalgo alla sua bocca che apro con la lingua e le stampo un bacio che la fa tremare dal piacere rpovato. Le dico di spogliarsi tutta ed altrettanto faccio io poi le vado a leccare la figa e lei poco dopo mi scongiura di possederla ed allora le metto il cazzo in mano e le dico di metterselo in bocca e succhiarlo per poterla ben sverginare senza ostacoli. Lei mi fa un bocchino che rimarrà nella storia per come me lo ha praticato, così le appoggio il cazzo alle labbra vaginali e la penetro lentamente. Lei geme sempre più forte ed io ad un certo punto sento che sono arrivato all'imene e le dò un colpo secco che la fa urlare dal dolore. Inizio a pompare con foga e lei piange e ride insieme, dopo le sto per venire dentro, così lo estraggo e le schizzo la sborra sulla pancia e, messa su un dito glielo ficco in bocca dove ne sente il sapore. Rimaniamo abbracciati e lei d'improvviso scoppia a piangere presa dal rimorso della perdita della verginità e del voto di castità. La conforto accarezzandola e facendola ragionare che è doveroso nella vita provare i piaceri del sesso e poi decidere sulla strada da percorrere. lei mi fissa negli occhi e mi dice che in tutta la settimana avrà tempo per decidere se confermarsi suora o uscire dal convento. 
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