1. la scoperta di Monica


    Data: 16/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... uomini robusti, posso fare poco, magari una mia reazione può eccitarli maggiormente o, peggio, potrebbero picchiarmi.
    
    Ecco, ora si aprono i pantaloni, lo tirano fuori e ‘
    
    invece la trascinarono in un punto più in basso, dove erano stati piantati da poco degli alberelli.
    
    Non riusciva a capire le loro intenzioni ma quando la costrinsero ad allargare le braccia e le passarono una corda intorno ai polsi, le sue preoccupazioni aumentarono di colpo.
    
    Qualcosa le diceva che non avevano intenzione di violentarla, o almeno non solo, poi vide la frusta.
    
    Il più robusto dei tre la teneva in mano e si avvicinò a lei per mostrargliela.
    
    Era fatta di pelle nera intrecciata e più o meno era lunga un metro e mezzo, con il manico duro e spesso, e la parte terminale sottile.
    
    ‘Bella signora, ora facciamo un bel gioco, sono sicuro che ti piacerà.’
    
    Monica provò a dire qualcosa, ma si accorse di avere la bocca completamente impastata, come se fosse piena di segatura.
    
    Uno di loro raccolse a terra il suo slip e glie lo ficcò in bocca.
    
    ‘Tante volte si mettesse a gridare’, aggiunse.
    
    Non vedeva più l’uomo con la frusta, doveva essere dietro di lei.
    
    Si sentì togliere dolcemente i lunghi capelli biondi dalla schiena, abbassò lo sguardo e vide che le sue lunghe chiome ora le ricadevano sui seni.
    
    ‘Stai tranquilla, ti farò male ma non troppo, anzi, ad alcune donne non dispiace.’
    
    La prima frustata le arrivò proprio in mezzo alla schiena, avvertì come una specie di ...
    ... carezza calda, poi, lentamente, arrivò il bruciore, forte e fastidioso.
    
    La seconda le sembrò più forte e la striscia di cuoio si attorcigliò intorno al busto di Monica.
    
    Lei aveva chiuso gli occhi e quando li riaprì vide una striscia violacea in rilievo che le solcava il lato esterno del suo seno destro.
    
    Al terzo colpo gridò, o meglio le uscì dalla bocca, ostruita dalle mutandine, un mugolio sordo e strozzato, mentre le sue gambe nude si muovevano disperatamente a destra e a sinistra.
    
    I colpi continuavano, lenti ed inesorabili, la sua schiena era in fiamme e dove la frusta aveva colpito la pelle, le sembrava che il sole bruciasse cento volte di più.
    
    Ma la cosa che più la angosciava erano state le ultime parole di quell’uomo: possibile? Lei era forse una di quelle donne a cui piaceva un simile trattamento.
    
    Intanto gli altri due le giravano intorno armati, l’uno di macchina fotografica e l’altro di videocamera e documentavano ogni istante del suo tormento.
    
    I colpi ora arrivavano più in basso, all’incirca alla vita, poi cessarono.
    
    Le tolsero le mutandine dalla bocca e Monica respirò profondamente.
    
    è stata dura ma tutto sommato ho superato la prova, pensò Monica.
    
    ‘Allora, ti è piaciuto, vero?’, le disse il tizio della frusta, carezzandole la vagina con lo scudiscio arrotolato.
    
    ‘Non dire di no, hai la fichetta tutta bagnata. Penso che possiamo continuare anche senza tapparti la bocca.’
    
    Monica abbassò lo sguardo e si accorse che lui aveva ragione: il ...
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