1. La barista del mattino


    Data: 16/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: AndreaMarinella, Fonte: Annunci69

    La sveglia suona presto, troppo presto: alle quattro e mezzo di ogni maledetto giorno urla per dirmi che devo andare a lavorare. L’inverno è praticamente finito e anche se in certe ore del giorno fa già caldino, il mattino fa ancora freddo. Mi alzo di malavoglia, mi preparo a uscire di casa in pochi minuti e vado verso il solito bar per il caffè. Il sole non ancora sorto e le luci spente all’interno del bar mi impediscono di vedere il cartello appeso alla porta, e questo mi costringe a scendere inutilmente dall’auto. “Chiuso per manutenzioni”. Vaffanculo. Vaffanculo. Vaffanculo. Mi tocca cercare un altro bar adesso. Giro un po' con l’auto e finalmente ne trovo uno aperto; se il primo, con i baristi in divisa bianca e le insegne di metallo con le pubblicità di vecchi aperitivi sembra un elegante locale uscito da un noir italiano degli anni ‘70, questo nel suo anonimato è un normalissimo bar. Come descriverlo? Un bar. Come ce ne sono a migliaia.
    
    “Bar Nena” si chiama. L’ho sempre visto ma non ho mai avuto modo di entrarci. Parcheggio l’auto nello spiazzo deserto ed entro. Tavoli normali, arredamento da bar moderno tutto legno e plastica nera, frigo dei gelati, slot machines e frigo delle bibite. Anonimato assoluto. Potevano tranquillamente risparmiarsi la fatica di dargli un nome, a questo posto del cazzo. Soldi di insegna risparmiati. Bar. Bar, semplicemente “Bar”, potevano chiamarlo.
    
    Nessun avventore. Del resto, chi altri ci può essere in giro in questo posto infame, ...
    ... sparso nella campagna romagnola? Profumo di brioches e di caffè tostato, il posto mi stupisce per la sua grandezza: da fuori sembra piccolo, ma di fianco al bancone c’è una stanza piena di tavolini con le tovagliette. Una ragazza dietro al banco mi accoglie con gentilezza. Avrà quarant’anni, capelli scuri lunghi fino al collo, accento veneto, labbra carnose, seno piccolo e dita curate. Prende la mia ordinazione e mentre mi siedo a un tavolino per leggere il giornale mi porta il caffè. É davvero gentile e glielo faccio notare. Oltre a notare il suo culo perfetto e rotondo e le gambe che spuntano dalla gonna: fasciate dalle calze color carne, hanno delle curve perfette. Peccato per gli stivali, che non si possono sfilare facilmente. Non posso nemmeno indurla a sfilarli come fossero delle ciabatte facendola chiacchierare. Mentre posa il piattino del caffè noto la fede alla mano. É pur sposata, cazzo. Ma ci scambio lo stesso volentieri due parole, commentando con lei una notizia sulla prima pagina. Avrà anche gli stivali, ma è simpatica e fica. E le sue gambe mi fanno sognare. Leggo il giornale e il tempo passa, è tempo di andare al lavoro.
    
    La mia giornata passa monotona e alla ragazza non ci penso più, ma il giorno dopo decido di recarmi ancora da “Nena”.
    
    Stessa ora di ieri, nessuno in vista. Lei mi fa notare che in realtà il bar apre un’ora dopo, ma non ci sono problemi se vado lì un’ora prima. E anche oggi, gonna, stivali, calze, labbra carnose sottolineate da un bel ...
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