1. Mai fidarsi delle apparenze


    Data: 15/01/2021, Categorie: Anale Gay / Bisex Hardcore, Autore: onlytop71, Fonte: xHamster

    Anni fa frequentavo una pineta vicino Roma, dove ci si incontrava principalmente per scopare. Più o meno si incontrano sempre le stesse persone per anni, se sparivano era solitamente perché si fidanzavano o perché si ammalavano. Ovviamente ad alcuni ero simpatico e ad altri no, come succede a tutti. In particolare c'era un tipo che ogni volta che mi incrociava sbuffava o dava segni di insofferenza, e si girava dall'altra parte; io lo ignoravo completamente, anche perché rimediavo quasi sempre e non avevo certo bisogno di lui, anche se fisicamente era un bel tipo, non molto alto (lo soprannominavo "gnappetto"), rasato e muscolosetto, non mi sarebbe dispiaciuto fargli il culo anche se all'apparenza sembrava attivo anche lui.
    
    Questo andazzo è andato avanti per mesi, anni, finché un giorno mentre ero appartato con un ragazzo, è arrivato questo qua e ci ha sgamato mentre il ragazzo mi stava sbocchinando voracemente. Guardava da dietro un tronco, aveva un'espressione compiaciuta mentre mi guardava il cazzo umido di saliva che faceva su e giù in quella bocca famelica, ma visto che non ci sopportavamo gli ho fatto cenno di andarsene, ed è sparito senza batter ciglio. Finisco la scopata, riempio il frocetto di sborra e me ne vado a casa soddisfatto.
    
    Una settimana dopo, nella mia solita passeggiata in pineta, un bel tipetto sui 25 anni con un costume bianco mi passa davanti toccandosi il culo in modo inequivocabile: vuole il cazzo. Inizio a seguirlo per appartarci, e per ...
    ... seguirlo devo passare perforza in quel sentiero dove si piazza il tipo sbuffone; più o meno l'ora era quella, e infatti stava già lì, appollaiato come la piccola vedetta lombarda. Dentro di me penso "ok, non posso perdermi una scopata per questo qui, gli passo davanti e chissenefrega". Gli passo vicino senza manco guardarlo e...sorpresa, mi saluta! Dopo sei anni di sbuffi e segni di insofferenza, mi saluta e anche in modo gentile! Siccome non sono un cafone, rispondo al saluto, mentre il tipo col costume bianco si gira per assicurarsi che continui a seguirlo. Allo gnappetto faccio un po' scortese "scusa ma stavo seguendo quel ragazzo" e proseguo la mia marcia: mi apparto col ragazzetto che aveva una fame pazzesca, sembrava che non prendesse un cazzo da dieci anni, un culo di burro, caldo, accogliente, elastico, ospitale. Mi fece fare una sborrata come pochi sono riusciti a fare; entrambi soddisfatti ci salutammo, ben consapevoli che probabilmente non ci saremmo nemmeno più visti. Esco dalla fratta dove eravamo appartati, e in quel momento chi passa proprio di là? Lo gnappetto, ancora!! Dentro di me penso "oddio ma che è oggi?", mi risaluta e mi rivolge uno sguardo complice come a dire "allora com'è andata?"; gli sorrido educatamente e faccio per andarmene, lui mi fa "aspetta, hai tutta questa fretta? Facciamo due chiacchiere". Al che io gli chiedo "scusa ma non ti stavo sul cazzo?" e lui "no, in realtà ce l'avevo con te perché non mi hai mai filato, mi sei sempre piaciuto tantissimo ...
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