1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/01/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... uscì d’impulso dalle labbra; il tipo fermò l’auto, scese e si accertò degli eventuali danni: nulla, solo una toccatina senza alcun segno.
    
    Mi sorrise e si scusò, affabile, per aver urtato il mio mezzo: era un uomo sulla quarantina, abbronzato, col fisico atletico e le tipiche rughe di chi strizza gli occhi ridendo spesso, sul volto simpatico. Sorrise ancora più ampiamente a Marica che mi era venuta accanto e propose, per farsi perdonare, di offrirci una bibita al chiosco lì accanto.
    
    Declinammo l’invito e lui, dopo aver appena insistito, fece un garbato baciamano a mia moglie, mi salutò simpaticamente e se ne andò al volante della sua Mercedes.
    
    Mentre osservavo l’auto allontanarsi, mormorai, tra me e me: “che tipo…” e sorrisi pensando alla naturale simpatia dell’uomo; Marica commentò a sua volta. “Sì! Davvero un tipo affascinante!”
    
    Non so: questa sua semplice frase fece scorrermi un piccolo brivido lungo la schiena…
    
    Uhhmm… sì, sì… tipo davvero interessante! Atletico, abbronzato, appena oltre la quarantina e… con un bel pacco, sotto i jeans!! Niente male, proprio niente male…
    
    Dopo pochi giorni, mi presentai a proporre i miei articoli ad una ditta, con la quale l’agenzia di zona mi aveva fissato un appuntamento.
    
    Gli uffici, in una discreta palazzina accanto al capannone dove avveniva la produzione, avevano una sobria eleganza, senza lo sfoggio –spesso pacchiano- di cose dall’aria inutilmente costose: quell’arredamento dava un senso di solidità, di certezze, ...
    ... di serena disponibilità finanziaria: quello che ci vuole per chi, come me, ha da vendere qualcosa.
    
    Una giovane impiegata mi accolse e in breve mi pilotò nell’ufficio del principale, il dottor Moretti.
    
    Lo stupore reciproco fu quasi comico: era il tizio del Mercedes!
    
    Mi sorrise a 32 denti, fece una risata divertita, mormorando qualcosa di scontato tipo «com’è piccolo il mondo!» e mi fece accomodare su una poltrona. Mi chiese se gradivo bere qualcosa e chiese (non disse, non ordinò: chiese, come un favore!) alla giovane donna di portarci le nostre bevande.
    
    Coi bicchieri in mano, prima di cominciare le nostre trattative commerciali, brindò «…a tutte le belle donne, come la sua signora!»
    
    Stranamente, anziché irritarmi –come mio solito- l’apprezzamento a Marica mi diede una sensazione molto piacevole.
    
    Dopo circa due ore di confronto, ero pronto a lasciare gli uffici con un sontuoso contratto nella mia valigetta: il dottor Moretti si era dimostrato competente e molto interessato alle nostre attrezzature, al punto da averne ordinato una significativa quantità. Moretti mi accompagnò alla porta e, prima di salutarmi, dopo una brevissima esitazione, propose: «Lei è una persona davvero capace, gradevole e comunicativa. Il tipo di persona che stiamo cercando per la nostra azienda»
    
    Non mi aspettavo certo una proposta da lui ed alzai un sopracciglio, interdetto; lui a quel punto sapeva di essersi assicurato la mia attenzione ed espose quanto aveva da propormi: accennò ...
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