1. In una galassia lontana lontana…


    Data: 14/01/2021, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... perduta.
    
    ‘ Alzati e togliti i vestiti, Maki ‘ disse in tono sommesso facendo oscillare la verga che teneva in mano.
    
    La piccola ubbidì esitante. Tolse il mantello e la fine tunica di seta rosa. Rimase completamente nuda di fronte a lui.
    
    Maki &egrave una splendida fanciulla. Minuta ed aggraziata come le ninfee dei boschi. I suoi capelli dorati le scendevano lunghi sulla schiena; il suo seno era alto e sodo, grosso per la sua sottile corporatura. Ma l’insieme rendeva la giovane ancora più desiderabile. All’ombelico risaltava il dispositivo impostale alla nascita, con sopra incastonato un prezioso smeraldo, e l’alone azzurrognolo del sigillo, che le ricopriva le parti intime, era appena visibile.
    
    ‘ Appoggia le mani sulla sedia ‘ le disse il padre. ‘ Ora riceverai dieci scudisciate per l’onta del tuo comportamento.
    
    Maki si mise come le aveva ordinato e non emise suono per tutte e dieci le frustate.
    
    Quando tutto ebbe termine la giovane si rivestì e ritornò nella sua camera. Aveva il sedere in fiamme per le frustate ricevute e anche solo il contatto con la leggera stoffa della tunica le causava dolore.
    
    Appena arrivata in camera la ragazza si spogliò di nuovo e si distese sul letto, poi ordinò al suo droide materno di curare le sue ferite. Il droide applicò delle bende fredde per prima cosa e poi un impasto di erbe curative.
    
    A metà pomeriggio la sorella la andò a trovare. Maki era ancora distesa sul letto e piangeva.
    
    ‘ Ehi, Maki’ ti fa molto male?
    
    La ...
    ... giovane annuì.
    
    ‘ Mi dispiace molto per quello che ti ha fatto nostro padre, ma non potrò mai ringraziarti a sufficienza per quello che tu hai fatto per me. Come posso ripagarti? Dimmelo’ qualunque cosa’ qualunque cosa sia in mio potere darti sarà tuo.
    
    ‘ Ti chiedo una cosa sola. Quando avrai una bambina chiamala Maki e raccontale di quello che io ho fatto per te, per fare in modo che lei nascesse.
    
    Ruki corse ad abbracciarla.
    
    ‘ Ma certo! Lo farò, te lo prometto.
    
    Poi cambiarono discorso.
    
    ‘ A che punto sei con i bagagli?
    
    ‘ Ho quasi finito. Ci credi che, tra abiti, libri e suppellettili, ho riempito sei grossi bauli? Gli abiti che non mi vanno più bene li lascio qua. Puoi prenderli tu.
    
    Maki annuì.
    
    ‘ Grazie, ma tu sei più grande di me.
    
    ‘ Beh, li puoi sempre far accomodare dalla sarta, no?
    
    Parlarono fino a notte fonda, preparandosi a dirsi addio. Finirono con l’addormentasi insieme, tenendosi per mano.
    
    L’indomani, a metà giornata, si ripresentò il mediatore con la somma pattuita e con una lunga colonna di guardie d’onore. La giovane Ruki ora apparteneva ad una ricca famiglia e non sarebbe stato onorevole per lei viaggiare senza una tale scorta.
    
    Il padre abbracciò per l’ultima volta la figlia e la guardò andare via con un misto di orgoglio e di tristezza.
    
    Maki osservò la sorella partire dalla terrazza della sua camera.
    
    Per più di un mese in quella casa ci fu solo tristezza. Il padre badava ai suoi affari, sempre troppi, che gli lasciavano ...
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