1. IUS PRIMAE TROMBATA- JACK E LA CALDA E MATURA SIGNORA McKENSY(PRIMA PARTE)


    Data: 13/01/2021, Categorie: Etero Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    ... i dollari)i miei fratelli mi salutarono. Salii sul carro con gli sconosciuti e partii.
    
    *
    
    Viaggiammo per un giorno intero. Fuori Dallas ci fermammo a fare colazione. Uova, bacon, frittelle, caff&egrave. Mangiai di tutto. Miss Clumbe pagava. Aveva rotoli di soldi. Per un po’ dormii, al risveglio Miss Cumble mi indrottinò: ‘Dunque, Jack ascoltami bene. La tua futura moglie &egrave Miss McKensy, &egrave una bella signora di origini nobili, colta, educata, ha tutto insomma..’
    
    ‘Signora? Cosa intende, quanti anni ha?’
    
    ‘Questi non sono affari tuoi. Non si chiede l’età di una signora, mai.’
    
    ‘Ma questa signora, sarà mia moglie…’
    
    ‘Jack, &egrave più grande di te. sì. Di qualche anno.’
    
    ‘Quanti?’
    
    Miss Clumbe mi mollò uno schiaffo: ‘Adesso basta! Zitto Jack, ascoltami. ‘ il signor Smith mi guardò male, la sua pistola brillava nel buio della carrozza di treno sul quale viaggiavamo. ‘Il tuo compito sarà solo quello di essere un bravo marito per lei. Educato. Premuroso. Gentile. Silenzioso. Ubbidiente, intesi Jack?’
    
    Ero basito.
    
    Nervoso.
    
    Mi veniva da piangere. Lei mi dette un altro schiaffo: ‘Non fare la femminuccia Jack! Non lo sei. Ho visto il tuo fratellino la sotto non &egrave da femminuccia. Puoi scommetterci. Ed io ne ho visti!’ arrossii. Ero senza fiato. Tremavo.
    
    ‘dicevo’.comportati bene e rispetta i patti che abbiamo fatto coi tuoi..’
    
    ‘Che patti?’
    
    ‘Ti hanno ceduto per venti dollari e due capre..ah…ma vedrai che per te sarà stato solo un colpo ...
    ... di fortuna’.saresti finito a fare l’allevatore in quel posto di merda’.da domani vivrai in una casa enorme, calda, confortevole, servito e riverito’.basta che fai il bravo! – e mi schiaffeggiò ancora ‘ devi obbedire! Intesi?! – altro schiaffo leggero – …non fare lo stronzetto, Jack!, Miss McKensy &egrave una vera donna, una tosta!’
    
    ero senza parole. Miss Clumbe mi fissò negli occhi. Tremavo. ”.hai capito, Jack?’
    
    ‘…sì..’ sussurrai. Lei mi schiaffeggiò ancora: ‘Bene, Jack…bene…dormi adesso…’
    
    Mi concedò ed io tornai a tormentarmi. Che ne sarebbe stato della mia vita? I miei genitori mi avevano venduto per delle casse di vino e pochi dollari a una donna che non hanno mai neppure visto o conosciuto? Jack, mi ripetevo, sei nella merda.
    
    *
    
    Il giorno dopo un carretto guidato da un nero ci condusse ad una grande villa con ampio giardino, sottili colonne sul porticato, ampie finestre, un edificio a tre piani con guglie, torrette, tutto rosso a mattoncini. Miss Cumble mi fece entrare nella villa, mi portò di sotto, in un ampio stanzone freddo con una vasca in mezzo. Una donna di colore, dal culo che non pareva finire mai e un seno enorme coperto da una veste chiara, si mise a riempire la vasca con acqua calda. ‘Spogliati e fatti fare un bel bagno da Mamita…dopo ti porto dalla tua nuova compagna di vita!’ disse Miss Cumble e mi lasciò nelle mani di Mamita. La donnona nera non sembrava sorpresa da tutto ciò, da me. La guardai spaesato. Aveva ventanni forse ma ne dimostrava ...
«1234...»