1. Lupo rosso - 2


    Data: 13/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... che non aspettasse altro da tutta la vita. Fu un bacio lungo, avido, liberatorio, un bacio di cui entrambi avevano bisogno.
    
    Ma intanto l’eccitazione cresceva nel sangue del guerriero, il suo cazzo turgido scalpitava nel chiuso delle braghe di pelle. Ethwood, se ne accorse.
    
    “Aspetta”, gli disse e, sciolti i lacci, lo aiutò a sfilarsele.
    
    Dagmar rimase nudo, con l’uccello spudoratamente dritto e bagnato di umori.
    
    Stavolta, Ethwood non distolse lo sguardo, anzi se ne sentì stranamente ammaliato… come si sentì ammaliato dalle grosse borse pelose che ci pendevano sotto, fra le cosce larghe di Dagmar. Ma fu l’odore a sedurlo, un odore pungente di alghe e di salsedine: lo inspirò profondamente e guardò Dagmar negli occhi con un sorriso incerto sulle labbra.
    
    “Toccalo, prendilo in mano…”, gli suggerì dolcemente l’uomo.
    
    E lui lo prese in mano, turgido e appiccicoso, e rispondendo ad un istinto primordiale, cominciò lentamente a muovere la mano su e giù. Dagmar rispose con un lamento di puro piacere, rovesciandosi sul giaciglio.
    
    “Continua, piccolo, continua…”
    
    E lui continuò, meravigliandosi dei lamenti e degli spasimi che la sua azione gli provocava; continuò, mentre gli umori colavano ancora più copiosi e gli bagnavano la mano. D’un tratto, si accorse che Dagmar lo stava toccando in quei posti e sentì un brivido percorrergli il basso ventre, mentre il suo pene prendeva vita e cominciava a pretendere la sua giusta porzione di piacere. Che Dagmar non gli fece ...
    ... mancare: intanto che si torceva e spasimava in preda alla frenesia preorgasmica, infatti, aveva impugnato a tutta mano l’uccello turgido del giovane e lo stava segando vigorosamente. Ethwood si sentì dentro tutto un rimescolio, sentì come un coltello affilato trapassargli il basso ventre e con un urlo si lasciò andare all’orgasmo, il primo orgasmo della sua vita, inondandosi il petto e la pancia di liquido colloso. Ma non per questo mollò la presa sul cazzo di Dagmar, che anzi, pur tremante e boccheggiante, continuò a segare con foga, finché se lo sentì come esplodere nella mano, mentre una sventagliata di sperma fiottava in aria, ricadendo addosso a tutti e due, subito seguita da una seconda e da una terza…
    
    Stravolti, bagnati e ansimanti, i due si abbracciarono e Dagmar inondò di baci il volto di Ethwood, incurante di bagnarsi le labbra del suo stesso sperma.
    
    Più tardi fecero ancora l’amore e poi lo rifecero una terza e una quarta volta…
    
    “Ho avuto paura che tu non tornassi…”, mormorò Ethwood durante una pausa.
    
    “Io tornerò sempre per te…”, rispose Dagmar abbracciandolo e baciandolo sugli occhi.
    
    “Non voglio più aspettarti al campo… Non voglio più soffrire l’angoscia di non sapere cosa ti succede… Insegnami a combattere, Dagmar: voglio essere al tuo fianco… sempre…”
    
    “Lo farò…”, promise l’uomo, tornando a rotolarsi con lui sulle pelli ormai fradicie del giaciglio.
    
    Era quasi l’alba, quando, stanchi ma non saziati, uscirono dalla tenda, nudi, tenendosi per mano. ...