1. Come sono diventata una puttana


    Data: 13/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    ... c’avrebbero pensato loro a decidere come fare per non perdere il loro denaro.
    
    Il giorno seguente, passando casualmente davanti alla scuola della più piccola delle nostre figlie, che allora aveva 17 anni, rimase sconvolto vedendo la figlia ridere e scherzare con i suoi aguzzini.
    
    Allora oggi, prima dello scadere dei tre giorni, li aveva affrontati, aveva detto loro che i soldi non sarebbe mai stato in grado di trovarli e , gridando, disse loro che facessero pure quello che volevano, ma lasciassero in pace sua figlia, altrimenti li avrebbe denunciati
    
    Questa minaccia aveva scatenato la loro ira e l’avevano picchiato a sangue, pretendendo che desse loro una garanzia per il pagamento del rimanete debito , garanzie che lui non aveva
    
    Nella disperazione lui aveva proposto di rimborsarli lavorando per loro , spacciando o trasportando droga.
    
    Gli risero in faccia, ma poi , quello che sembrava il capo, gli disse che l’idea non era, poi, così male e che l’accordo si sarebbe potuto trovare se , a lavorare per loro, non fosse lui, ma sua moglie e , non le figlie , almeno per ora, dato che erano ancora minorenni e loro non volevano aver noie.
    
    Così, concluse mio marito, sono venuti per conoscerti
    
    Li guardai impietrita e chiesi che tipo di lavoro avrei dovuto svolgere ed uno di loro, con tutta tranquillità ,mi disse “ la puttana “.
    
    Mi alzai di scatto e dissi che erano pazzi, ma mio marito, senza alzare gli occhi da terra, mi disse che non aveva potuto comportarsi ...
    ... diversamente, perché ,altrimenti ,lo avrebbero ucciso.
    
    Appena alzata l’uomo che mi sedeva accanto fece scivolare la mano sul mio culo .
    
    Lo palpeggiava ,lo strizzava ed cercava di infilare un dito nel buchino essendosi accorto che non era completamente chiuso, per l’uso costante che ne faceva mio marito
    
    L’uomo che aveva parlato prima intervenne dicendo che ero libera di non accettare , che loro non obbligavano nessuno e,nel caso di un mio rifiuto e prima di regolare i conti con mio marito, avrebbero cercato di convincere le figlie a sostituirsi a me per salvare il padre.
    
    A quelle parole, ricordando quello che aveva appena detto mio marito, mi si piegarono le gambe e caddi seduta sul divano, con la testa che mi girava ,incapace di proferir parola e, subito, sentii la mano dell’uomo ritornare all’inguine e con il dito giocare con la mia fighetta..
    
    Non reagii, perché avevo capito che non avevo vie di scampo.
    
    Mi misi a piangere ,allora i due uomini si alzarono e mi dissero che loro erano venuti per vedermi e che per loro potevo andar bene e che , se ero con loro d’accordo, sarebbero ritornati l’indomani per discutere i dettagli dell’operazione che loro giudicavano, unicamente, come un contratto di lavoro.
    
    Se ne andarono dicendo che se non avessero ricevuto una mia telefonata, sarebbero ritornati l’indomani sera.
    
    Quando rimanemmo soli, mio marito, sconvolto, mi disse che le cose non stavano come le avevano raccontate loro, che era vero che lui doveva loro quei ...
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