1. Continua l'umiliazione.


    Data: 12/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: bxsottomesso, Fonte: Annunci69

    ...lo seguì nella pineta, ma perché? Conoscevo quell'uomo da 10 minuti, mi aveva trattato di merda, come una nullità, che motivo mi spingeva a seguirlo? Quel suo modo deciso, autorevole, egoista, aveva parlato di se e dei suoi desideri, non mi aveva chiesto nulla, non mi aveva dato scelte, aveva fatto scattare nella mia testa qualcosa che mi spingeva a seguirlo. Non saprei dire cosa, la realtà era che mi incamminavo nella pineta dietro quello sconosciuto.
    
    Camminai per poco tra i cespugli e gli alberi, lo trovai fermo, mi dava le spalle, gambe divaricate da cui notai le grosse palle nel lungo scroto dondolare, testa alta rivolta verso un albero un po più grande degli altri.
    
    Mi avvicinai provando a parlare, volevo precisare alcuni limiti, ma lui neanche mi ascoltó, e disse:
    
    - lurida vacca sei venuta? È ovvio sei una puttana, ti mancano solo la fica e le tette, ti faccio capire bene quale può essere il tuo ruolo in questo gioco.
    
    Volevo aprire bocca, dire qualcosa anch'io, ma lui mi giro intorno x osservarmi, aveva il cazzo duro, era teso, orizzontale leggermente puntante verso l'alto, cappella scoperta, era lunga ed appuntita, mentre camminava lo scroto dondolava molto.
    
    Era alle mie spalle quando mi prese x i capelli, sono lunghi, mi prese a schiaffi sulle natiche, poi sentì che mi sputava sulla schiena, e disse:
    
    - troia apriti le natiche con le mani, sbrigati - e giù uno schiaffo,
    
    Eseguii l'ordine e lui ricomincio a sputare, poi con le dita mi spalmó la ...
    ... sua saliva nel solco soffermandosi sull'ano.
    
    - Mi piace il tuo culo, te lo voglio fare, ho una voglia, il cazzo é gonfio,
    
    E senza attendere me lo appoggiò sulle natiche, lo strisció sulle natiche e anche nel solco, con la cappella arrivó a toccare il mio scroto con la cappella, poi ricominció a sputare x lubrificare il contatto tra il suo cazzo e le mie natiche.
    
    Quando inizió a puntare la cappella un po sull'ano mi spostai con un gesto rapido, e parlai:
    
    - l'anale non lo faccio, hai il cazzo grosso mi faresti male, io purtroppo ho il culo stretto, sento dolore.
    
    - vieni qua lurida troia, - mi prese x i capelli e mi diede 2 schiaffi sul culo, poi mi spinse in ginocchio,
    
    - succhia almeno puttana, usa la tua bocca x darmi piacere-.
    
    Mi spinse in ginocchio, mi percosse sul viso col suo cazzo duro e poi me lo spinse sulle labbra e lo infiló nella mia bocca - apri sta bocca da troia vacca, succhia, ingoia il cazzo dai muoviti-.
    
    Non soddisfatto del mio lavoro di bocca d'un tratto mi prese i capelli con due mani e mi scopó in bocca con veemenza, me lo spinse in gola con energia pretendendo di poter spingere ancora anche dopo alcuni miei colpi di tosse.
    
    Lo spingeva in bocca di traverso, le mie guance si gonfiavano x la pressione della sua cappella dura, si sputava sull'uccello e me lo spingeva in bocca, me lo sbatteva sulla faccia, sulla lingua, mi ordinava di bagnarlo con molta saliva. Mi mise le sue grosse palle in bocca, a fatica riuscì a prenderle entrambe e ...
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