1. La prima volta di barbara


    Data: 11/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: visroboris, Fonte: Annunci69

    ... tailleur di Barbara, mostrando le forme procaci di lei che modellavano la camicetta di seta. Il commesso guardò con estrema attenzione le forme di Barbara, come se avesse il potere di penetrare la seta con quei suoi occhiali da studente. Poi prese un corpetto dallo scaffale e lo porse a lei. “Ora andiamo nel settore del BDSM” dissi io e ci spostammo. Barbara da quando eravamo entrati non aveva detto una sola parola, non so se perché era entrata già perfettamente nella parte della schiava o per l’imbarazzo.
    
    Intanto si era avvicinato anche il cliente, incuriosito dalla situazione. Chiesi al commesso prima una maschera, poi una corda, due cinghie, due paia di manette ed infine 4 morsetti a vite con 2 catenine di acciaio. “Vai in camerino a provare il corpetto, anzi indossalo direttamente, poi ci vediamo alla cassa” dissi a Barbara, lei fece un cenno di assenso col capo e si diresse verso il camerino, con gli sguardi dei due uomini che la seguirono fin dentro. Io chiamai il commesso e mi feci prendere un frustino ed un grosso vibratore a forma di fallo nero, poi andammo alla cassa e pagai. Barbara arrivò dopo un paio di minuti, tra l’impazienza dei due che speravano di scorgere qualcosa. Presi uno dei morsetti come per esaminarlo e come se volessi verificarne le dimensioni lo portai vicino alla camicetta di Barbara all’altezza di un capezzolo, che ormai libero dal reggiseno puntava dritto in avanti e con un movimento rapido della mano glielo sfiorai. Barbara apparentemente ...
    ... rimase impassibile, ma il repentino strizzare delle palpebre la tradì e se ne accorsero anche i due, visibilmente divertiti dallo spettacolo. Spettacolo che per loro terminava lì, presi Barbara e risalimmo in macchina, “sei stata brava” le dissi e ci dirigemmo verso l’hotel.
    
    Arrivati in hotel, fatto il check in salimmo nella suite a posare i bagagli, poi chiamai la SPA per prenotare un ora nelle piscine, Barbara mi disse che non sapeva che doveva portare il costume ed era venuta senza. Io la tranquillizzai, dicendole che neanche io avevo il costume e che l’hotel aveva dei costumi usa e getta per gli ospiti, così prendemmo gli accappatoi e scendemmo. Ero andato diverse volte in quell’hotel e ben sapevo che i costumi usa e getta erano dei minuscoli perizoma unisex di tela, ma non essendoci divieti sulle nudità facevano proprio al caso nostro.
    
    La hostess ci accompagnò ad uno spogliatoio, ci diede le chiavi, degli asciugamani e 2 bustine con i costumi, poi ci lasciò. Quando aprì la bustina e si trovò in mano quel minuscolo triangolino di tela vidi lo sguardo di Barbara confuso “forse hai preso tu il mio” mi disse “no, sono tutti così” le risposi, senza dare ulteriori spiegazioni. Rassegata indossò lo striminzito tanga ed infilò l’accappatoio, io feci lo stesso ed uscimmo diretti verso le piscine. La SPA aveva una grande piscina riscaldata con diversi giochi d’acqua, una vasca idromassaggio, una sauna ed un area riposo con lettini proprio di fronte all’idromassaggio. Speravo ...
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