1. GIOVANNA DAL PENTACOLO 1


    Data: 11/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Lesbo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... ceffone che quasi la tramortì: – Non ti permettere mai più, donna! –
    
    le urlò con gli occhi iniettati di sangue β€˜ ora la ragazza e grande e deve stare con noi, capisci? Deve guardare e imparare! β€˜
    
    Rise sguaiatamente: – E deve capire bene chi è il suo padrone e chi le da da mangiare e vestire. β€˜
    
    Poi, rivolto a me: – Hai capito Giovannella? Adesso guarda bene le cose che faccio con la mamma, così le impari anche tu e poi lo zio ti fa divertire pure a te e ti regala anche un vestito nuovo. β€˜
    
    Si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra; il suo alito si sentiva di vino.
    
    Poi si levò completamente i pantaloni e le mutande, restando con la camicia sbottonata, la gamba zoppa era brutta da vedersi e lui era goffo, ma la cosa che mi colpì e che tra le due gambe aveva una zona scura, scura di peli, come le donne, solo che da quella peluria folta e riccia spuntava un affare grosso e spesso, di pelle, sulla punta era più chiaro, quasi rossiccio e lo zio ci guardava come fosse un ebete, mentre senza toccarlo, lo faceva pulsare e innalzare β€˜ sotto quell’ affare un rigonfiamento grosso come una sacca, pendeva verso il basso.
    
    Era una visione sorprendente e alquanto disgustosa, ma la cosa più sconcertante era che, nonostante tutto, mi piaceva guardare quel coso dello zio, mentre le guance si arrossavano e sotto il ventre mi sentivo rimescolare.
    
    Più quel bastone contorto si gonfiava e più sentivo il fascino di quella visione.
    
    – Vieni, presto! β€˜ disse a mia mamma β€˜ sono ...
    ... arrapato, non lo vedi? Appoggiati al tavolo! –
    
    Mia madre obbedì, ma chiuse gli occhi per la vergogna.
    
    Lui lesto la fece abbassare in avanti e le abbassò il Jeans che aveva per casa, subito le si mise dietro, poi guardandomi sorrise e disse: – Guarda Giovanna, guarda lo zio cosa fa adesso e impara bene la lezione. β€˜
    
    Poi prese la verga nella mano destra intimò a mia madre: – Presto, apriti la figa, troia. β€˜
    
    All’ improvviso vidi mia madre che si prendeva le natiche con le dita e le allargava e poi vidi il bastone dello zio, sparire tra le sue gambe.
    
    Ero curiosa ed eccitata da quella scena: la cosa che mi lasciava perplessa era che il coso grosso e lungo dello zio, entrava dietro alle cosce di mia madre, ma non usciva davanti β€˜ dove finiva?
    
    Ebbi un’ intuizione tremenda che si rivelò reale: lo zio lo infilava direttamente nel buco della vagina: quel buchetto che avevo anche io e che qualche volta mi ero toccata, provandone solletico e piacere.
    
    Non potevo crederci: quel coso grosso che entrava e usciva da mia madre doveva essere il cazzo dello zio, allora.
    
    Ne aveva sentito parlare, ma non ne aveva mai visto uno β€˜ e come poteva un bestione così, entrare in un buchetto così piccino?
    
    – Guarda, piccola, guarda come chiava lo zio, eh? β€˜ aveva una espressione estasiata, mentre come uno stantuffo penetrava mia mamma, e la tirava a se per le natiche.
    
    Io guardavo ipnotizzata e incredula, poi lui mi disse: – Vieni, Giovanna, vieni a vedere come vengo, ti faccio ...
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