1. Ballata per la mia piccola iena


    Data: 11/01/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... bevuta stasera e forse anche un po’ dell’incazzatura accumulata, rabbia che svanisce nell’attimo esatto in cui il suo culetto si libera con un piccolo sbuffo d’aria.
    
    Sorride Vanessa.
    
    Ride invece Marco a pochi metri da lei, ride e si copre con il lenzuolo cercando di ingoiarlo pur di non farsi sentire, la zia? Sghignazza e gli fa male la pancia, la zia ha fatto una? Si scompiscia cercando di non emettere neanche un suono, la faccia rossa, le lacrime agli occhi e il pisello, inspiegabilmente e inopportunamente dritto, a gonfiargli i pantaloncini del pigiama. Dritto d’imbarazzo, dritto di sorpresa, non lo sa neanche lui perché. Cuore.. testa.. pisello. Tre tamburi africani impegnati in una specie di.. concerto grosso!
    
    Due strappi di carta per pulirsi, l’occhio le cade sulla mensola dei trucchi, c’&egrave un barattolo di smalto aperto, cazzo, che testa! E non costa neanche poco quella marca ma &egrave quella che le piace di più.
    
    Un altro tiro di sigaretta prima di buttarla nel water e di nuovo riappare in camera, passo soffice di piedi nudi, sbadiglia e si gratta una natica, dovrebbe riposare ma non ne ha voglia.
    
    Si rituffa dentro la borsa che sembra aver inghiottito anche il cellulare ma dove ca.. ah.. eccolo.. &egrave scarico e spento ovviamente. Il tempo di collegarlo alla presa e si ributta a peso morto sul letto, si alza sui gomiti e si vede riflessa nel grande specchio della sua camera, potrebbe dormire ma no, proprio non ne ha voglia.
    
    Con quest’afa poi? ...
    ... Via la canottiera!
    
    il piccolo signore dei tamburi ha una mano dentro i pantaloncini che si muove dolcemente, accarezza la sua giovane e umida erezione, si sente mancare, non più una ma due zie Vanessa: una di schiena e una riflessa dentro lo specchio che quasi sembra guardarlo, gli occhi fissi negli occhi di lei, mi stai guardando zia? Potrebbe essere l’ultimo giorno della sua giovane vita e il destino gli fa un altro gigantesco regalo, anzi due, due giganteschi regali tondi e morbidi esplosi nel bel mezzo del più bello dei suoi sogni, morirò ma non svegliatemi vi prego.
    
    Vanessa si guarda allo specchio, i seni imperlati di sudore, che caldo che fa.
    
    Le grandi tette come marchio delle donne di famiglia, sua madre, sua sorella e lei! Sorride e le sfiora, le piace. Le dita a disegnare la circonferenza dei seni morbidi, spirale di carezze che raggiunge il capezzolo al centro già piuttosto rigido.
    
    Beh.. perché no?
    
    Allarga le lunghe gambe davanti allo specchio, le piace guardarsi le &egrave sempre piaciuto, si guarda dritta negli occhi e quello che vede la eccita. I capelli corti, con la frangia che scende di lato, il trucco leggero e quelle labbra, che sembrano disegnate. Le stringe coi denti adesso, il respiro si inceppa e aumenta i battiti, una mano percorre la curva appena accennata del ventre e va a intrufolarsi in quella biancheria così sexy. Il suo cellulare si riaccende e le annuncia l’arrivo di qualche messaggio arretrato ma ora non le importa, ora no, ora ci ...
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