1. Week-end a Milano


    Data: 10/01/2021, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Pammy78, Fonte: RaccontiMilu

    ... intorno.
    
    Visitammo per prima la Rocchetta con al primo piano le raccolte d’Arte Applicata e al secondo il Museo degli Strumenti Musicali, poi percorremmo il perimetro delle merlate sul quadrilatero interno dove visitammo una ricostruzione della stanza delle guardie nel Torrione dei Carmini e a seguire il Rivellino di Santo Spirito, quindi ci recammo nella Corte Ducale con la raccolta dei mobili e la Pinacoteca al primo piano, il Museo d’Arte Antica al pianterreno – con la celebre Pietà Rondanini di Michelangelo – e giù nei sotterranei dove ci sono una sezione a tema Preistoria e Protostoria ed una Egizia.
    
    Il tempo trascorse piacevolmente sino all’ora di pranzo, quando tornammo al bar per mangiare.
    
    – Pronto?
    
    – Ciao Dany!
    
    – Ciao! Che combinate?
    
    – Siamo in zona Duomo, Ale deve parlare con un tipo riguardo stasera e così prendiamo l’aperitivo qua sopra la Feltrinelli. A proposito, la discoteca si chiama Alcatraz ed è in via Valtellina, hai presente dov’è?
    
    – Certo che sì! è vicina al Sempione, perciò non lontano da casa!
    
    – Benone! Vieni lì verso le 22, tanto noi si va prima così lei ha il tempo di sistemare le ultime cose. A quell’ora c’è ancora poca gente e mi dicono che puoi trovare parcheggio. Mi invii un messaggio quando esci di casa e mi faccio trovare fuori ad aspettarti, va bene?
    
    – Perfetto! Ma che serata è? Mi sentirò una vecchia!
    
    – Ma piantala! Praticamente ci sarà alla consolle Filippo Nardi del Grande Fratello scorso. A quanto pare è ...
    ... anche un dj! Tu non farti problemi, tanto non ti si lascia sola, ok?
    
    – Va bene… allora ci vediamo lì alle dieci.
    
    – A stasera, ciao.
    
    Quella sera arrivò puntuale. L’attendevo all’ingresso della discoteca anche per darle il biglietto omaggio che mi aveva passato Ale. Si vedeva che era un filo imbarazzata, infatti mi parlò a mezze frasi mentre entravamo. Indossava un vestito bianco con le spalline, lungo sino a metà coscia, dei sandali bianchi col tacco e nella mano destra aveva una pochette dello stesso colore. Magnifica, bianca contro la notte!
    
    Io indossavo degli stivaletti neri ed una salopette nera su una maglietta scollata rossa senza spalline.
    
    Una volta dentro si rese conto che non c’era quasi nessuno e si rilassò. Le presentai mia cugina, scambiammo qualche chiacchiera poi lei sparì per organizzare l’inizio serata. Ci sedemmo al bancone e ci offrirono da bere.
    
    – Allora, cosa ti sembra?
    
    – Pensavo peggio… in fondo alcuni dello staff sembrano avere suppergiù la mia età…
    
    – E cosa ti credevi?! Mica sei una settantenne, scusa! O frequenti solo le balere?
    
    – Scema!
    
    – Stai bene in bianco…
    
    – Grazie!
    
    – Di sicuro non passerai inosservata…
    
    – Non cominciare…
    
    – Ma è un complimento! Hai presente lo spazio che abbiamo alle spalle?
    
    – Sì…
    
    – Mi diceva Ale che a stento ci si potrà camminare, perciò abituati all’idea…
    
    – Veramente?!
    
    – Ahahahaha! Sì!
    
    – E dobbiamo ballare?
    
    – Se vuoi sì, non ci obbliga nessuno! Comunque abbiamo un tavolo ...
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