Il desiderio accende il fuoco nel ventre (una storia di laura)
Data: 10/01/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Toro49rm, Fonte: Annunci69
... all’idea di andare a fare pipì insieme a Clelia, si stava bagnando di nuovo.
“Se continua così mi disidraterò e morirò” pensò, scherzando solo fino a un certo punto. Andarono in bagno insieme, continuando a chiacchierare, e per fortuna lo trovarono libero.
«Entriamo insieme?» propose, con le farfalle nello stomaco.
«Ma sì, dai, facciamo le ragazzine» rispose Clelia, ridendo.
La stanza per fortuna era abbastanza spaziosa e il water aveva la tavoletta. Clelia tirò fuori dell’amuchina dalla borsa e la ripulì usando alcuni strappi di carta igienica.
«Non riesco a farla stando sospesa» spiegò. «Piuttosto me la tengo. Ok, ora sì.»
Tirò giù il leggings che indossava scoprendo un perizoma sportivo giallo senza cuciture, pratico ma sexy, poi abbassò anche quello e si accomodò sulla tavoletta di plastica bianca. Il pube era completamente liscio, come se fosse stato rasato di recente. La pelle sembrava ancora un po’ irritata dalla lametta.
«Così stai più fresca» commentò Laura.
Clelia arrossì. «L’ho fatto perché… Moira la tiene così e mi è parso che a Marco piacesse.»
«Anche a me piace.»
Clelia si concentrò un attimo e cominciò a fare pipì. Laura, per un istante, ebbe una potentissima immagine di sé a bocca aperta tra le cosce dell’amica per raccoglierne il flusso, che era sonoro, intenso e prolungato.
“Oddio no.” Sentì la vulva schiudersi e inumidirsi contro la sua volontà e sperò che Clelia non lo notasse, o meglio, la sua parte razionale sperò che ...
... non lo notasse, mentre quella più ferina si augurò esattamente il contrario.
Clelia finì e si asciugò con tre strappi di carta monovelo economica, mentre la mente ormai fuori controllo di Laura si chiedeva come sarebbe stato pulirgliela con la lingua.
«Tutto tuo» disse l’amica, ignara della tempesta che si stava scatenando a pochi centimetri da lei.
Laura tirò su con attenzione la gonna del tailleur, scoprendo il coordinato di classe che indossava.
«Che bell’intimo» si complimentò Clelia.
«Victoria’s Secret» rispose con voce roca. Quando tirò giù il perizoma, il cui colore da catalogo risultava essere Almost Nude, dei filamenti si allungarono dalle piccole labbra aperte e umide al tassello in puro cotone.
«Oh» mormorò Clelia, che non riusciva a distogliere lo sguardo. Aveva le guance in fiamme, le pupille dilatate e le labbra scure per l’afflusso di sangue.
«Tutto quel parlare di sesso mi ha fatto effetto. Scusami, non volevo metterti in imbarazzo.»
«No, tranquilla, figurati.»
Laura cercò di concentrarsi ma l’incredibile languore che avvertiva al basso ventre le rendeva impossibile rilassarsi abbastanza da svuotare la vescica. Lo sguardo di Clelia puntato tra le sue cosce la scaldava come gli specchi parabolici di una centrale a energia solare.
«Non riesco» si scusò.
«In quelle condizioni dev’essere difficile» rispose Clelia, la cui voce sembrava essere scesa di tonalità.
Laura si sentiva colare: quell’assurda situazione da lei stessa creata ...