1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 45


    Data: 10/01/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... “Falla addosso a me ti prego…”;
    
    – “Lo sai che sei una troia vero?”;
    
    – “Si, sono la tua cagnetta…”.
    
    Mi prese per mano accompagnandomi in bagno, non sentivo nemmeno più il dolore talmente ero eccitato, entrò nella vasca, si inginocchiò al suo interno, raccolse i capelli legandoseli dietro, mi avvicinai e si prese il cazzo in bocca all’istante, leccava la cappella e restava con la bocca aperta, pronta a ricevere la mia urina, pisciai piano riempiendole la bocca fermandomi quando la vedevo piena, la ingoiava e si rimetteva nella posizione di prima, lo feci più volte fino a svuotarmi completamente, alla fine era totalmente stravolta in viso, aveva ingoiato fino all’ultima goccia la mia urina ed era visibilmente soddisfatta, guardò Paolo che si era gustato la scena ad occhi spalancati e disse:
    
    – “Lo vedi quanto sono sporca Paolo?”.
    
    Lui non le rispose, la guardava senza parlare, leccò nuovamente il mio cazzo e poi aggiunse:
    
    – “Sono sua Paolo, solo sua, tu non conti niente, lo spettacolo è finito scemo, vai a preparare la cena che ho fame!”.
    
    Se ne andò a testa bassa mentre lei sorrideva soddisfatta, mi feci un bidet, lei una doccia e poco dopo raggiungemmo il marito per cenare.
    
    Dopo cena Paolo se ne andò a casa sua, noi guardammo un film per poi andare a letto verso mezzanotte.
    
    La mattina successiva mi svegliai per andare al lavoro, la caviglia era un po’ meno gonfia ma facevo fatica a camminare, Simona mi accompagnò in ufficio, non riuscivo a ...
    ... guidare.
    
    Ci vollero alcuni giorni per poter tornare ad essere autonomo, la caviglia cominciò a funzionare decentemente nel fine settimana, in quel periodo scopammo in maniera selvaggia almeno tre volte al giorno, con la scusa che non potevamo uscire mi consumò letteralmente il cazzo, le serate erano all’insegna del sesso, senza tregua e limiti. Venerdì andai per la prima volta al lavoro da solo, nella pausa pranzo non tornai a casa, mangiai in un bar con i colleghi, uno di loro festeggiava il compleanno e volle offrirci il pranzo. Alla fine della giornata andai a trovare i miei prima di rincasare, mentre uscivo da casa loro incontrai Roberta con una sua amica, parlammo della mia caviglia e del fatto che non mi ero fatto vedere al bar per tutta la settimana, quella sera ci saremmo andati, mi parlava in maniera sensualissima, sentivo un gran desiderio di possederla.
    
    Tornai a casa e dopo aver cenato andammo al bar, avevo voglia di Roberta, era più di una settimana che non stavo con lei e la desideravo molto, quella sera poi era una gioia per gli occhi; indossava un vestitino rosso molto corto che la fasciava in maniera straordinaria, le lanciai diverse occhiate sensuali, ricevendone in cambio altrettante, Simona seguiva il mio comportamento con molto interesse, era eccitata nel vedermi flirtare con lei a distanza, ero particolarmente caldo, mi avvicinai e le sussurrai:
    
    – “Ti voglio fuori all’istante!”.
    
    Senza aggiungere altro percorsi il corridoio che portava nel vicolo a passo ...
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